MILANO – Fino a qualche giorno fa l’avvocato di Roberto Formigoni era Roberto Stivala. Da qualche giorno gli avvocati di Roberto Formigoni sono Mario Brusa (già legale di riferimento di Comunione e liberazione) e Luigi Storni. Fino a qualche giorno fa Formigoni diceva di non sapere di essere indagato e che dai pm a parlare di quelle accuse ridicole “si sarebbe presentato”. Da ieri, invece, Formigoni dice, o meglio fa dire dai suoi nuovi avvocati, che dai pm non andrà senza prima aver visto tutte le carte.
Un “cambiamento repentino” scrive Paolo Colonnello sulla Stampa. Cambiamento che, è l’ipotesi del quotidiano, potrebbe essere nato dopo una cena ad Arcore tra Berlusconi e l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Mancano invece commenti e motivazioni ufficiali sul divorzio tra Formigoni e l’avvocato Stivala.
Di certo c’è invece il fatto che i nuovi avvocati di Formigoni hanno cambiato linea: niente giornata in Procura ma solo un “memoriale difensivo”. “Meglio una brutta figura oggi che un verbale rischioso domani”. Quindi la scelta è quella di prendere tempo anche perché Brusa e Storni hanno appena preso la difesa. Di interrogatorio, quindi se ne riparlerà forse a settembre, a inchiesta chiusa. Sempre che il governatore accetti o non cambi idea nel frattempo.
Le accuse. L’ipotesi di reato formulata dai giudici nei confronti di Formigoni è quella di corruzione aggravata. Secondo la procura di Milano il governatore sarebbe stato corrotto in qualità di presidente della Regione Lombardia con ‘utilità’ per un valore di circa 8,5 milioni di euro in relazione a 15 delibere regionali con cui sarebbero stati stanziati rimborsi alla Fondazione Maugeri per circa 200 milioni di euro in 10 anni.