Formigoni, pronta la mozione di sfiducia della sinistra

MILANO, 24 APR – Non passa giorno, da qualche tempo, che le opposizioni di centrosinistra non chiedano le dimissioni di Roberto Formigoni. E non passa giorno che il presidente della Regione Lombardia, convinto che ci sia ''un attacco mediatico'' nel confronti suoi e della Giunta, non rispedisca il messaggio al mittente.

Contro il governatore del Pdl vengono agitate le inchieste giudiziarie che negli ultimi mesi hanno lambito la Regione, ma anche le perplessita' sul suo stile di vita e, in particolare, la frequentazione di Piero Dacco', che e' coinvolto nelle indagini sul San Raffaele e sulla Maugeri. Formigoni, rientrato a Milano dagli esercizi spirituali di Cl a Rimini, si e' detto convinto che ''prima si sono scagliati contro Berlusconi, e adesso lo fanno contro Formigoni''.

Pero' e' assai determinato. ''Formigoni – ha aggiunto lui stesso a margine di un incontro mattutino – non cede, perche' non ha nulla da nascondere come e' stato dimostrato in questi giorni''. Del resto, ricorda sempre, ''non c'e' alcuna indagine'' che riguardi ''la Regione Lombardia e nemmeno il suo presidente''. Fatto e' che, quasi ogni giorno, agli appuntamenti pubblici, c'e' qualche giornalista che gli chiede se abbia trovato le ricevute dei viaggi di gruppo con Dacco'.

''Lasciamo la suspence, ne parleremo domani a Matrix'', ha ribattuto stamani Formigoni, annunciando la sua presenza alla trasmissione televisiva. Nel pomeriggio a una conferenza stampa su Expo gli e' pero' toccato rispondere prima alle critiche dell'assessore milanese del Pd, Stefano Boeri, secondo il quale il governatore dovrebbe valutare l'opportunita' di lasciare l'incarico di commissario generale dell'Expo. Una ''speculazione politica di una persona che peraltro non rappresenta il Comune di Milano'', ha detto Formigoni senza mai citare direttamente Boeri. Poi ancora a una domanda sulle richieste di dimissioni.

''Il mio partito, il Pdl – e' stato netto il presidente della Lombardia – e' totalmente al mio fianco: dopo che hanno parlato Mantovani, Alfano e Berlusconi che cosa volete di piu'?'' Quel di piu', per il centrosinistra, sono appunto le dimissioni. Pd, Idv e Sel sono pronte a presentare una mozione di sfiducia, per chiedere il voto anticipato che un altro gruppo di minoranza come l'Udc invece non vuole. ''La presenteranno? Bene, me lo auguro – ha detto Formigoni ai giornalisti – e ho sfidato a presentarla e a farla approvare. La sfida e' se ci riescono''.

Perche' la maggioranza Pdl-Lega ha i numeri per respingerla. Il duello (per ora a colpi di dichiarazioni) comunque non si ferma, perche' in serata i capigruppo Luca Gaffuri (Pd), Stefano Zamponi (Idv) e Chiara Cremonesi (Sel) hanno replicato: ''Formigoni non tema, la nostra mozione arrivera' appena dopo la sfiducia che i cittadini gli confermeranno nelle urne il 6 e 7 maggio, nel primo Consiglio utile'', pur riconoscendo ''probabile'' che in Aula non passera'. Controreplica del capogruppo del Pdl, Paolo Valentini: ''Ho trovato molti divertente la loro nota in cui, bonta' loro, ammettono gia' il loro fallimento''.

Gestione cookie