Forza Italia, foto di gruppo: i vecchi in galera, i giovani perdono le elezioni

di Redazione Blitz
Pubblicato il 11 Giugno 2014 - 16:22| Aggiornato il 6 Marzo 2015 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Forza Italia, ovvero un partito dove “i vecchi vanno in galera e i giovani perdono le elezioni”. La sintesi è di un parlamentare berlusconiano e la raccoglie Mattia Feltri in un articolo su La Stampa dove fa la radiografia del “disastro” Forza Italia.

Feltri parte da una foto quella del giuramento del governo Berlusconi nel maggio 2008, l’apice della popolarità del leader Silvio e del suo partito, che allora si chiamava Pdl.

Il confronto con Forza Italia oggi è impietoso. A partire dal grande capo, condannato in via definitiva e assegnato in prova ai servizi sociali: deve accudire i vecchietti di una casa di cura a Cesano Boscone. Poi la triste rassegna dei ministri:

Giancarlo Galan è uno dei nomi più ricorrenti nei verbali dell’inchiesta Mose.

Marco Milanese, braccio destro di Giulio Tremonti, imbarazza l’ex ministro dell’Economia.

Giovanni Mazzacurati, imputato e teste nell’inchiesta Mose, fa più volte il nome dell’ex ministro Altero Matteoli, raccontando ai pm veneziani di avergli portato soldi a casa.

Claudio Scajola non ha fatto in tempo a esultare per l’assoluzione per la casa “a sua insaputa” che è finito arrestato nell’inchiesta su Matacena.

Aldo Brancher, ex ministro del “Decentramento e della Sussidiarietà”è stato condannato per ricettazione nel processo sull’affare Antonveneta.

Raffaele Fitto, che pure vuole fare “pulizia” nel partito, è stato condannato in primo grado per corruzione.

Nicola Cosentino è stato più volte arrestato perché accusato di collusione con la camorra.

Marcello Dell’Utri, fra i fondatori di Forza Italia, è latitante a Beirut dopo una condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa.

Anche Denis Verdini non si può lamentare quanto a grattacapi giudiziari.

E i giovani? Mariastella Gelmini e Mara Carfagna sono “cresciute molto ma non a sufficienza”, Giovanni Toti è la dimostrazione che “con il titolo, il Cavaliere ha perso anche il fiuto”.

Si puntava molto su Alessandro Cattaneo, il “formattatore”, il sindaco più amato d’Italia, ma ha perso al ballottaggio a Pavia, fallendo il secondo mandato: “A 35 anni ha già la famosa brillante carriera alle spalle”.

Per non parlare dei fratelli Luca e Andrea Zappacosta, i “falchetti” amici del figlio di Daniela Santanchè. O di Marcello Fiori, il “sergente” dei club Forza Silvio, del quale non si sente più parlare. O di Licia Ronzulli, entrata a Bruxelles con le “euroveline” (copyright Libero) nel 2009, bocciata alle elezioni europee del 25 maggio: non le ha portato bene il “selfie” con Francesca Pascale.

L’ultima speranza è Andrea Romizi, giovane avvocato che ha strappato al Pd la “rossa” Perugia, una delle ultime roccaforti dove ha quasi sempre amministrato l’ex Pci.