Foto, frasi e soldi: guai grossi per Di Girolamo

Nicola Di Girolamo

Spuntano le foto con il boss e le intercettazioni con l’amico Mokbel, arriva l’ammissione di chi gli ha versato i soldi . Per Nicola Di Girolamo la situazione peggiora, nonostante neghi ogni accusa.

«I fatti contestati non mi appartengono. Non ho mai avuto contatti con mafia, camorra e ‘Ndrangheta», dice il senatore del Pdl, ma l’Espresso pubblica delle foto che lo ritraggono con il boss Franco Pugliese durante una cena elettorale dell’aprile 2008. Tra gli invitati alla festa c’era anche Gennaro Mokbel, considerato il tramite tra le cosche calabresi e gli ambienti del potere a Roma.

MOKBEL Proprio lui  «ebbe contatti con primari esponenti della scena politica nazionale» per trovare «un posto» da candidato a Nicola Di Girolamo nelle file del Popolo della Libertà. A rivelarlo sono le intercettazioni in mano al giudice per le indagini preliminari, Aldo Morgigni, che ha chiesto l’arresto per il senatore per pericolo di fuga all’estero «dove dispone di un patrimonio illecitamente accumulato di notevolissima entità». Per Di Girolamo praticamente c’era un solo posto disponibile nelle liste per il Senato circoscrizione italiani residenti all’estero: «Se t’è venuta a candidite Nicò… e se t’è venuta già a senatorite è un problema tuo, però sta attento che ultimamente te ne sei uscito 3-4 volte che io so stato zitto… mo oggi m’hai riempito proprio le palle. Nicò… capito?…Se poi dopo te e metto tutte in fila e cose.. capito Nicò….», dice Mokbel a Di Girolamo in una telefonata e sa di averlo in pugno. «Nicò, tu sei schiavo mio» gli dice e poi aggiunge:

«Per me puoi diventà pure Presidente della Repubblica, per me sei sempre il portiere mio, cioè nel mio cranio sei sempre il portiere, no nel senso che tu sei uno schiavo mio, per me conti… scusa conti come il portiere».

Alla fine però Mokbel ‘piazza’ Di Girolamo: «Dobbiamo trovare un altro partito dove infilarti, perchè ieri sera qui è venuto il senatore De Gregorio, l’onorevole Bezzi, tutti quanti si so messi a taranterellà. Però, siccome De Gregorio è l’unico che ha l’accordo blindato con Berlusconi… Cioè si presenta in una delle liste…» continuando «… So successi de tutti accordi, e poi fanno la segreteria nazionale, non io, allora io adesso preferisco vedere se te trovo la strada sempre per Forza Italia, che sarebbe ancora meglio, domani mi viene la persona in ufficio…».

RUBINI Poi c’è la rivelazione del commercialista Fabrizio Rubini, uno dei 56 destinatari di ordinanze di custodia cautelare per la maxi frode da  due miliardi euro, che racconta ai magistrati di aver versato ingenti somme di denaro a Di Girolamo.

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