Francesca Marra, la sorella, assunta in Comune. E sul fratello Raggi rischia

Francesca Marra, la sorella, assunta in Comune. E sul fratello Raggi rischia
Francesca Marra, la sorella, assunta in Comune. E sul fratello Raggi rischia

ROMA – Francesca Marra, la sorella, assunta in Comune. E sul fratello Raggi rischia. Tutto ruota intorno a un cognome: Marra. L’ex uomo forte della amministrazione Raggi, Raffaele Marra parla con i giudici per la prima volta dopo l’arresto: un interrogatorio esplosivo stando alle dichiarazioni dell’ex capo dell’Avvocatura capitolina Murra, secondo cui l’ex capo del personale finito in disgrazia avrebbe minacciato di svelare tutto ciò che sapeva, ventilando la possibilità di un ricatto.

Oggi si scopre – ne dà conto Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera – che anche la sorella di Marra, Francesca, è stata assunta in Comune. Ne ha parlato proprio Virginia Raggi di fronte all’autorità anticorruzione di Raffaele Cantone che indagava sulle nomine ed in particolare sulla promozione del fratello di Marra, Renato. In sostanza, per sollevare Raffaele Marra capo del personale da ogni rischio di conflitto di interessi, Raggi dichiarò a Cantone che fu proprio Marra a segnalarle la presenza della sorella Francesca.

Ma così ha finito per inguaiare se stessa perché per promuovere il vicecapo della polizia locale Renato Marra a dirigente nel settore turismo, scelse di non adottare la “procedura comparativa”. Le carte di Cantone sono giunte in Procura, se quel curriculum non corrisponde ai requisiti un avviso di garanzia al sindaco per abuso di ufficio è più che probabile. Intanto la sindaca Raggi ha chiesto una verifica interna sulla legittimità degli atti adottati da Raffaele Marra.

È la stessa Raggi ad evidenziare nel dossier come il 15 novembre 2016 Raffaele Marra abbia comunicato non solo la presenza del fratello Renato tra i dirigenti del Campidoglio, ma anche quella della sorella Francesca che lavora come funzionaria. Nella relazione non ci sono dettagli sulla data di assunzione né sulle mansioni svolte ma è possibile che questo diventerà oggetto di verifica proprio per chi indaga sulle nomine e sul potere che Marra esercitava al Comune di Roma. Anche per scoprire le modalità di entrata in servizio della donna e se possa essere stato proprio il potente fratello a far sì che ottenesse il contratto alle dipendenze del Comune di Roma. (Fiorenza Sarzanini, Corriere della Sera)

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