Francesca Pascale, Berlusconi Marina vs Barbara, Forza Italia e famiglia: caos

Pubblicato il 22 Marzo 2014 - 10:40 OLTRE 6 MESI FA
Francesca Pascale, Berlusconi Marina vs Barbara, Forza Italia e famiglia: caos

Berlusconi (La Presse) ai tempi che era caudillo. Ora è interdetto e attorno c’è guerra tra le donne della sua famiglia allargata

Francesca Pascale ha scatenato un terremoto. Forza Italia è in subbuglio più di quanto provocato dalla interdizione a Berlusconi.

“”Nel partito comanda la Pascale”

afferma il sito di Libero. E il giornale in edicola, in prima pagina:

“La bomba Pascale su Forza Italia: ora comanda lei”

e le parole non sono del giornale ma da dentro il partito.

A scatenare le ultime reazioni è stata l’intervista di Francesca Pascale a Conchita Sannino di Repubblica

in cui la fidanzata ufficiale in carica di Berlusconi ribadisce la naturale candidatura di Marina Berlusconi alla successione del padre alla guida di Forza Italia.

Francesca Pascale insiste su Marina, nonostante la stessa Marina abbia più volte detto e ridetto che lei alla politica non ci pensa proprio e anche Berlusconi padre lo abbia escluso.

Ora però c’è la sorellastra Barbara Berlusconi, figlia di Veronica Lario, che preme e vuole che il padre la metta capolista alle europee. L’idea gode di un certo consenso, ha avuto la benedizione di un importante organo di stampa, la Gazzetta dello Sport, importante non solo perché è tra più letti in Italia ma perché è certamente il più letto nella roccaforte di Milano dove coincidono voti per Berlusconi e cuore rossonero Milan.

Sullo sfondo delle parole di Francesca Pascale si può quindi leggere una nuova rissa in famiglia, tra figli della prima e della seconda moglie: quelli non vogliono entrare in politica ma non vogliono che nemmeno la sgomitante Barbara ci vada.

Ora la domanda da un milione di euro è: per conto di chi parla la Pascale? Per conto del suo cervello e del suo cuore o è ventriloqua dello stesso Berlusconi, che vuole insistere su Marina, che è il figlio più amato e anche quella di cui maggiorente si fida, e al tempo stesso non se la sente di dire apertamente di no a Barbara, visto che dal campo Veronica possono venire solo guai in uno scontro troppo aperto.

Intanto merita vedere come l’intervista di Francesca Pascale è stata letta da un giornale che ha molta presa fra gli elettori di Forza Italia, Libero, che nella edizione online sintetizza:

“Quella che è la sua prima “intervista politica”, Francesca Pascale la concede a Repubblica, quotidiano tutt’altro che tenero con la “family” Berlusconi. La first Silvia premette: “Posso chiederle solo di non farmi apparire senza cervello?”. Poi snocciola i suoi punti di vista, e dimostra di avere un forte peso specifico a Palazzo Grazioli. Si parte, ovvio, dall’interdizione del Cavaliere: “E’ evidente che Forza Italia vacilla senza di lui. E’ un’assenza forzata che non passa inosservata”. Poi, però, Francesca dimostra di avere le idee chiare, e forse facendo leva sui suoi buoni rapporti con la primogenita si spende in un vero e proprio appello: “Io spero che ci sia sua figlia Marina a raccogliere questa sfida. Io spero, sommessamente, anche egoisticamente, che Marina Berlusconi pensi davvero a questa incredibile sfida”. Si attendono risposte, dopo le ultime voci che insistono su Barbara dopo il diniego di Pier Silvio.

Bastonate su Alfano – Quando le chiedono se “è vero che comanda lei, ora?”, Pascale risponde tranchant: “Sciocchezze. Il presidente ascolta tutti, poi decide sempre e soltanto lui”. La fidanzta di Silvio, poi rivendica il “successo del fagiolino”. Ci si riferisce ai cornetti da 80 euro al chilo e al licenziamento del “fornitore” che impazzava ad Arcore. “Farà sorridere. Ma è un piccolo emblematico esempio di coloro che abusano della fiducia di Berlusconi”. Dopo si ritorna sul piano politico. Ma piace, questo governo, alla Pascale? No, decisamente no. “Si regge su due traditori. Uno è Renzi che assicurava di voler arrivare a Palazzo Chigi per la via maestra del voto. L’altro è Alfano: autentico voltagabbana. Ecco – sgancia un’altra bomba – se io avessi ‘contato’ nel partito, onestamente, Alfano non l’avrei neanche candidato”.

Meglio Toti che… – Ma la Pascale, con Alfano, non ha terminato di scoccare le sue pungenti frecciate. Nel mirino ci finisce anche Daniela Santanché. Francesca viene imbeccata dall’intervistatrice, Conchita Sannino: “Meglio un Toti…che dieci Santanchè?”. Pascale sorride. E risponde così: “Che tanti altri che di democratico e moderato non hanno proprio nulla”. Il riferimento non pare propriamente casuale. Poi ancora, su Giovanni Toti: “E’ un vero moderato”. Quindi, sull’uomo nuovo di Silvio, Pascale aggiunge: “Qualcuno obietterà che non ha il carisma di un leader? Ma quanti leader ce l’hanno? Forse solo Silvio”. Bocciato anche Toti?”

Poi c’è l’articolo di Barbara Romano:

“A svegliare Forza Italia venerdì mattina è stata la sberla di Lady Berlusconi. «Senza Silvio il partito vacilla», ha sferzatoFrancesca Pascale, invocando la discesa in campo della sua quasi figliastra [Marina Berlusconi] per salvare la baracca: «Marina faccia il sacrificio e accetti questa incredibile sfida».

Fedele alla tradizione delle donne del Presidente, anche la sua attuale compagna, come l’ex moglie Veronica Lario, ha scelto Repubblica, il quotidiano del nemico, per lanciare la sua molotov. Che però stavolta non era indirizzata a Berlusconi, bensì al suo partito. Ce n’è per tutti, sebbene la Pascale non citi nessuno direttamente.

Interpellata suDaniela Santanchè, risponde:

«Meglio un Toti che tanti altri che di democratico e moderato non hanno nulla».

E si rifiuta di dare la sua benedizione alla candidatura di Raffaele Fitto alle Europee:

«Le decisioni ultime spettano a Berlusconi», glissa.

Alcuni nomi però li fa: Renzi e Alfano, bollandoli come «traditori». Ma è sull’ex delfino che ha lasciato Fi per fondare il Ncd, che lei va giù più duro: «È un autentico voltagabbana. Se io avessi contato qualcosa nel partito, Alfano non l’avrei candidato neanche. A me non ispirava fiducia, ma Berlusconi lo ha allevato come un figlio e ne ha subito il tradimento nel momento per lui più difficile».

Frasi al vetriolo dalle quali si intuisce che adesso è tutta un’altra musica. Oggi è la Pascale che decide quasi tutto, a partire dalle candidature, sulle quali la prima parola spetta a lei. E anche l’ultima. Il partito trema e infatti nessuno fiata. Soprattutto dopo che ipsa dixit. Idiretti interessati ri- spondonoa colpi di «nocom- ment». Tipo quello di Fitto: «Non ho niente da dire, né pubblicamente né off record».

La Santanchè, invece, non ritiene di essere stata tirata in ballo, se non da Repubblica: «Ho ottimi rapporti con Francesca», assicura, «rimango ferma a quello che dice Berlusconi: giornalisti basta! Su di me fate saggi di fantascienza».

Chissà che ne pensaDenis Verdini…È lecito il sospetto che le critiche della donna del capo a Forza Italia riguardino anche l’uomo forte del partito. Le randellate della Fidanzata, oltre che silenzio e imbarazzo, hanno suscitato anche applausi tra i forzisti: quelli più vicini a Berlusconi:

«Come non darle ragione su Alfano?» commenta Giancarlo Galan, presidente della commissione Cultura di Montecitorio.

«Che il partito sia  allo sbando senza Silvio è sotto gli occhi di tutti, Forza Italia è Berlusconi», ribadisce Michaela Biancofiore, che loda«il coraggio, la sincerità e la lettura molto schietta»che la Pascale dà della guerra tra bande che dilania il partito: «Lei fauna fotografia reale della situazione, ha detto ai nostrimilitanti, iscritti ed elettori come stanno veramente le cose».

Ma il passaggio dell’intervista che la pretoriana di Silvio in Alto Adige considera più importante è quello relativo all’auspicata discesa in campo della primogenita dell’ex Cav:

«La Pascale l’ha messa sotto forma di desiderio. Se lo dice lei, però, vuol dire che la candidatura di Marina ormai è matura».

Certo, perché la Biancofiore, che è di casa a via del Plebiscito e ad Arcore, sa bene che quando si pronuncia Francesca è Silvio a parlare. La Pascale è la portavoce del Berlusconi-pensiero. Anche sul partito. Le sue frasi pubblicate su Repubblica, infatti, hanno anticipato lo sfogo al quale venerdì l’ex premier si è lasciato andare a palazzo Grazioli con i suoi: «La ForzaItalia di oggi non è assolutamente quella che avevo in mente.Io in questo partito non mi riconosco più».