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Francesca Pascale e i 9 status anti-Salvini su Whatsapp: #MaiconSalvini

di Mardy Bum |31 Ottobre 2018 13:06

Francesca Pascale e i 9 status anti-salvini su Whatsapp: #MaiconSalvini

Francesca Pascale e i 9 status anti-salvini su Whatsapp: #MaiconSalvini

ROMA – Nove card contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Sono quelle pubblicate sullo Status di Whatsapp dalla fidanzata di Silvio Berlusconi, Francesca Pascale. L’hashtag che chiude la serie è piuttosto chiaro: #MaiconSalvini. Qualcuno, scrive il quotidiano la Repubblica, li ha salvati e iniziati a far circolare sul web. Sarà forse stata una delle famigerate “manine” che in più occasioni avrebbero tentato di sabotare il governo giallo-verde. Una manina che ha il numero della fidanzata di Berlusconi. 

Ma cosa raffigurano quelle foto? Sono per lo più meme irriverenti che mettono in ridicolo il leader della Lega. Del resto la Pascale, da napoletana fiera, ha sempre detto di non aver dimenticato i passati proclami discriminatori e razzisti verso i meridionali del vicepremier.

Scorrendo gli sfottò della Pascale ci si imbatte in foto di Salvini che si aggiusta la cravatta e la scritta: “Halloween è alle porte”. Salvini con una mezza banana e una buccia, e la didascalia: “Buona domenica”. Salvini quando indossava la t-shirt con la scritta: “Padania is not Italy”. Salvini che posta su Twitter uno dei suoi slogan con la chiosa: “La Boldrini mi insulta? Mi godo mio figlio e me ne frego”. Segue il manifesto dell’Istituto Luce a carattere cubitali “Me ne frego: il fascismo e la lingua italiana”. E ancora, Salvini che abbraccia un Pinocchio di legno e il commento: “Ma davvero non rabbrividite?”. La Pascale 

Le foto, spiega Conchita Sannino su Repubblica, sarebbero giunte fin sotto il naso di Salvini. L’obiettivo però non è solo quello di ridicolizzare il ministro dell’Intero, ma anche fomentare la faida interna a Forza Italia. Da un lato la fronda antisalviniana, interpretata dalla stessa Pascale e dalla vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, pronta a tagliare i ponti con la Lega che li ha eclissati. Dall’altro la spinta moderatrice di Antonio Tajani, vicepresidente del partito. 

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