ROMA – L’effetto Fiorito costa al Pdl un milione di voti. I sondaggi sono in calo, Berlusconi pensa al ritiro. Le ultime evoluzioni del caso Lazio, da quelle giudiziarie a quelle “folcloristiche” (si veda il capitolo feste a tema dei consiglieri) stanno definitivamente affossando la possibilità di una premiership di Berlusconi nel 2013. Ora l’ipotesi più forte è quella di una scissione: una lista Berlusconi con tutte facce nuove all’interno, e dall’altra parte il Pdl lasciato agli ex An. Per quanto riguarda la sua lista Berlusconi starebbe valutando 40 diversi bozzetti. Conscio del fatto che il suo nome è ancora in grado di trascinare un 9% in più di preferenze, stando ai suoi sondaggi.
Le elezioni del Lazio potrebbero essere il primo banco di prova per la nuova lista. Il Pdl, con il vecchio simbolo e la vecchia classe dirigente, sono di fatto impresentabili. Il senatore romano Andrea Augello sulla situazione del partito ha idee chiarissime: “La conseguenza del disastro (nel Lazio, ndr) che hanno combinato è che tutto il Pdl, anche a livello nazionale, rischia di essere inghiottito nel buco nero dello scandalo Lazio. Secondo me abbiamo perso in questa Regione più di un milione di voti e nessuno vuole allearsi con noi. Un capolavoro!”.
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