Franco Marini, morto a 87 anni l'ex Presidente del Senato e sindacalista: a gennaio sconfisse il Covid Franco Marini, morto a 87 anni l'ex Presidente del Senato e sindacalista: a gennaio sconfisse il Covid

Franco Marini, morto di Covid dopo essere stato dimesso: ex Presidente Senato e sindacalista aveva 87 anni

E’ morto di Covid a 87 anni l’ex Presidente del Senato Franco Marini. “La politica come passione e organizzazione, il mondo del lavoro la sua bussola, il calore nei rapporti umani. Ci mancherà Franco Marini – scrive in un tweet il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni -. Ha accompagnato i cattolici democratici nel nuovo secolo”. L’ex presidente del Senato, risultato positivo al coronavirus, era stato ricoverato nel reparto Covid dell’ospedale San Camillo de Lellis di Rieti il 4 gennaio scorso e dimesso il 27 gennaio.

Aggiornamento ore 11:02.

Franco Marini è stato una pietra miliare della politica italiana della Repubblica italiana. E’ stato ministro, sindacalista prima di diventare Presidente del Senato. Nel 2013, prima della rielezione di Giorgio Napolitano al Quirinale, era stato il candidato del Pd di Bersani e di Forza Italia alla presidenza della Repubblica, senza riuscire ad essere eletto. 

Franco Marini, una vita per la politica

Franco Marini era nato a San Pio delle Camere il 9 aprile del ed è stato un sindacalista e politico italiano. È stato segretario generale della CISL, Presidente del Senato, ministro del Lavoro e della Previdenza sociale, segretario del Partito Popolare Italiano e parlamentare europeo. È stato anche presidente del comitato storico-scientifico per gli anniversari di interesse nazionale, istituito presso la presidenza del Consiglio dei Ministri.

Iscritto alla Democrazia Cristiana dal 1950 incominciò la sua attività lavorativa, durante gli studi universitari, in un ufficio contratti e vertenze della CISL. Dopo alcuni anni di formazione, nel 1964 incominciò a collaborare con il Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno. Nel 1985 divenne segretario nazionale.

Franco Marini e l’elezione al Senato

Eletto senatore alle elezioni politiche del 2006, lo scelsero come candidato alla presidenza del Senato, sfidante del senatore a vita Giulio Andreotti. Il 29 aprile 2006, con 165 voti, Marini divenne presidente del Senato della Repubblica Italiana. Nel suo discorso di insediamento Franco Marini volle richiamare i suoi colleghi all’unità dichiarando: “Sarò il presidente di tutto il Senato e in un dialogo fermo e mai abbandonato sarò il presidente di tutti voi. Con grande attenzione e rispetto per le prerogative della maggioranza e per quelle dell’opposizione come deve essere in una vera democrazia bipolare. Che io credo di aver modestamente contribuito, anche con il mio apporto, a realizzare nel nostro Paese”.

Il 21 febbraio del 2007, dopo le dimissioni del governo guidato da Romano Prodi, fu indicato come possibile nuovo Presidente del Consiglio di un eventuale governo tecnico. Tuttavia, pochi giorni dopo il governo Prodi si ripresentò alle camere incassando nuovamente la fiducia. Nel novembre del 2007 proposto dal senatore Lamberto Dini per sostituire Prodi in un eventuale governo istituzionale, ma Marini immediatamente rigettò l’ipotesi. Concluse il mandato di presidente di Palazzo Madama il 28 aprile 2008, con l’elezione del suo successore, Renato Schifani.

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