Fratelli d’Italia, infiltrato Fanpage rivela fondi neri e neo-hitleriani in affari: Fidanza si autosospende

Fratelli d’Italia, infiltrato Fanpage rivela fondi neri e neo-hitleriani in affari. Il leader aspetta, Giorgia Meloni vuol vederci chiaro nell’inchiesta giornalistica dell’infiltrato di Fanpage che ha scoperchiato fondi neri e vincoli identitari ancor più foschi, tra nazisti di ritorno e affaristi oscillanti tra l’aristocratico e il cialtronesco. 

Fratelli d’Italia, infiltrato Fanpage rivela fondi neri e neo-hitleriani in affari

Meloni esige di vedere tutto il video, ore di girato, sospetta un montaggio orientato e calunnioso perché le immagini sarebbero state veicolate fuori contesto. Ma intanto una testa è già caduta.

Il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza si è autosospeso. Per difendersi meglio e per tutelare il partito. Ma su Piazza Pulita in prima serata certe scene sono già circolate, difficile smentire certi episodi.

Lavanderie per ripulire soldi sporchi e battute razziste 

Sistemi di ‘lavanderia’ per pulire finanziamenti in nero, incontri con esplicite battute razziste, fasciste e sessiste: questo lo spaccato che emerge da una inchiesta realizzata da Fanpage.

Anche il metodo di indagine giornalistica fa parte della notizia: il sistema dell’insider, un giornalista sotto copertura tra gli esponenti di Fdi a Milano.

Il giornalista, tre anni fa, si è finto uomo d’affari  interessato a finanziare un gruppo politico italiano per ricavarne vantaggi per il proprio business.

Ha così iniziato a frequentare un gruppo di personaggi di estrema destra a Milano. Il capo, secondo l’inchiesta, è Roberto Jonghi Lavarini. Detto il “Barone nero”, a suo carico una condanna a due anni per apologia del fascismo.

Tramite Lavarini, il giornalista di Fanpage conosce Carlo Fidanza, europarlamentare e capo delegazione di Fratelli d’Italia. Si stabilisce cosi un rapporto che consente all’insider di frequentare il gruppo di esponenti di Fd.

Durante eventi e riunioni della campagna elettorale per le elezioni comunali a Milano per la quale sostengono la candidatura al consiglio comunale dell’avvocato Chiara Valcepina.

Entrambi chiedono finanziamenti al presunto uomo d’affari, col quale sono ormai in confidenza. “Le modalità sono: versare nel conto corrente dedicato. Se invece voi avete l’esigenza del contrario e vi è più comodo fare del black, lei si paga il bar e col black poi coprirà altre spese”, dice Fidanza al giornalista sotto copertura.

Javarini, che è deputato a queste operazioni, entra più nei dettagli. Il “barone nero” spiega di avere “una serie di lavatrici” per il finanziamento alla campagna elettorale che sostiene di avere usato più volte.

Durante alcune riunioni del gruppo, inoltre, con la telecamera nascosta si riprende anche altro. Molti dei partecipanti non condividono, con commenti pesanti, la scelta del candidato sindaco della coalizione, Luca Bernardo.

Volano, nello stereotipo neofascista, battute su negri, ebrei, migranti e riferimenti al discorso di Hitler alla birreria di Monaco di Hitler. Oltre a commenti sessisti. Un momento è dedicato a prendere in giro Paolo Berizzi, giornalista sotto scorta perché minacciato dai neonazisti.

Il “Barone nero” e il gruppo esoterico di massoni e amanti di Hitler

La telecamera nascosta riprende poi Longhi Javarini. Senza fare nomi né riferire circostanze, Javarini sostiene di essere parte di “un gruppo trasversale, diciamo esoterico, dove ci sono diversi massoni. Poi c’è tutto un filone di ammiratori di Hitler, in più abbiamo un nostro informale servizio di informazioni e sicurezza. Abbiamo una rete di ex militari”.

Un’organizzazione trasversale ai partiti, sostiene. “Noi abbiamo contatti politici all’interno del centrodestra. Non solo nella Lega ma anche in Fratelli d’Italia e persino Forza Italia”.

Fidanza, capodelegazione FdI a Strasburgo, si autosospende

“Dopo aver visto il servizio confezionato ieri sera da Fanpage e mandato in onda da Piazzapulita voglio ribadire ai miei amici, ai miei elettori e a quelli di tutto il mio partito che non ho mai ricevuto finanziamenti irregolari”. E che “non c’è e non c’è mai stato in me alcun atteggiamento estremista, razzista o antisemita”. Lo afferma in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo Carlo Fidanza.

“Ritengo opportuno autosospendermi da ogni ruolo e attività di partito al fine di preservare Fratelli d’Italia da attacchi strumentali”, aggiunge Fidanza.

Nelle parti del servizio “che purtroppo non sono state mandate in onda – sottolinea – in più occasioni ho ribadito al ‘giornalista infiltrato’ che asseriva di voler contribuire alla campagna elettorale di una candidata la necessità di farlo secondo le modalità previste dalla normativa vigente.

Il fatto che questi ulteriori colloqui non siano stati trasmessi la dice lunga sulla serietà di questa inchiesta e contribuisce a dare di me e della mia attività politica un’immagine totalmente distorta”. A tutela della mia reputazione mi riservo di adire la giustizia civile e penale”.

Comunità ebraica: “Non può esserci spazio politico per chi fa il saluto romano”

“Non può esserci spazio nei partiti dell’arco costituzionale per chi fa il saluto romano, inneggia a Hitler e insulta neri e ebrei. Nell’Italia che promulgò le leggi razziste, come le ha definite giustamente Draghi ieri, non ci possono essere ambiguità su questo”. Lo scrive su twitter la presidente della Comunità Ebraica di Roma, Ruth Dureghello.

Meloni, chiedo di vedere l’intero filmato

“Chiedo ufficialmente a Fanpage di darmi il girato di questi tre anni. Sono rigida ma non me ne vogliate se non giudico i miei dirigenti sulla base di un filmato. Non ho problemi a rispondere.

Ma non chiedetemi di valutare un dirigente sulla base di un video montato da voi e curiosamente mandato in onda a due giorni dal voto. Disponibili a prendere decisione se responsabilità reali, ma vi chiedo l’intero girato di cento ore.

Sono sempre stata chiara sull’onestà e sui rapporti con alcuni ambienti”. Così la leader di FdI Giorgia Meloni sull’inchiesta pubblicata da Fanpage. 

“Ribadisco – sottolinea Meloni – a nome di Fratelli d’Italia che nel nostro movimento non c’è alcun spazio per atteggiamenti ambigui sull’antisemitismo e sul razzismo. Per il paranazismo da operetta o per rapporti con ambienti dai quali siamo distanti anni luce, né per atteggiamenti opachi sul piano dell’onestà”.

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