Frattini alla Lega: 'Basta pretese'

ROMA – Nel rapporto con la Lega il Pdl dovra' essere ''alleato leale'', ma ha anche ''il dovere di marcare i punti'' che caratterizzano la sua identita', ''che e' un'identita' nazionale''. Cosi' il ministro degli Esteri Franco Frattini illustra al Messaggero gli scenari che si aprono con Alfano neo-segretario del partito. Il Pdl, aggiunge, ''non deve essere a rimorchio della Lega'', mentre la ''sintesi finale'' col Carroccio la fara' comunque Berlusconi, con alle spalle ''un partito forte'', ''in modo che non ci siano piu' solo le pretese della Lega e i silenzi del Pdl''.

''Alfano sara' certamente il segretario del Pdl – spiega Frattini – e portera' avanti quello che il partito si aspetta: un sincero rinnovamento. Sara' il segretario di tutti''. La sua elezione rappresenta una ''svolta'' perche' ''offre la possibilita' per il partito di far lavorare una classe dirigente giovane'' e poi perche' ''contribuisce a rilanciare alcuni temi che avevamo dato un po' troppo per scontati. A cominciare dall'idea del popolarismo europeo''.

Il ''partito degli onesti'' evocato da Alfano ''e' una cosa fortemente sentita'', sottolinea Frattini: ''E' la verita' che la nostra gente vuol sentirsi dire. Berlusconi e' oggettivamente perseguitato, ma non e' giusto che tutti si riparino dietro di lui. Compresi i dirigenti locali presi con le mani nel sacco''.

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