Frattini apre: “Governo Pdl – Pd”

ROMA – ''Il Cavaliere chiuda da uomo di Stato. Aiuti a salvare il Paese anche con il Pd''. Questo, in sintesi, il pensiero del ministro degli Esteri Franco Frattini espresso in un'intervista al Corriere della Sera, in cui, tra l'altro, fa presente che ''se il partito indicasse la strada delle elezioni anticipate non mi sentirei di partecipare a quella partita e mi dissocerei pubblicamente in Parlamento'' al punto di prendere in considerazione come ''opzione'' l'uscita dal Pdl.

Subito aggiunge: ''Larga parte del gruppo dirigente sarebbe della mia stessa idea'', fino a una ''diaspora''. Per questo ''sarebbe un errore far emergere questa frattura'' specie ''ora che Berlusconi ha compreso la gravita' del momento''. L'interesse del Paese – prosegue – deve ''prevalere sulla linea delle tifoserie da stadio''. Insomma, ''l'Italia prima di tutto''. Anche perche' l'era di Berlusconi si puo' ''concludere con il tramonto o da uomo di Stato''.

La decisione del capo dello Stato di ''nominare senatore a vita una personalita' di alto profilo istituzionale'' prepara ''il terreno a prossimi passaggi politici''. Secondo Frattini, sia il Pdl che l'Italia sono a ''un bivio'' tra ''un governo autorevole, che possa godere di una maggioranza larga'' e su cui ''non sono ancora convinto che la Lega decida di non appoggiare''; oppure ''una campagna elettorale che rischierebbe di far schizzare i rendimenti dei titoli italiani all'8%'', oltre cui ''c'e' il default''.

Di fronte a cio' ''un uomo di Stato non puo' che indicare la strada del governo autorevole''. Frattini poi osserva che ''spettera' al presidente della Repubblica esplorare il Pd'', anche se ''l'auspicio e' che i democratici ci siano'', ma che intanto si puo' ragionare su ''Udc e Mpa''. Infine, per Frattini il bipolarismo non finira' se, dopo aver salvato il paese, ''il nuovo governo avra' varato una nuova legge elettorale maggioritaria''.

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