ROMA – ''Gli speculatori avevano cominciato a parlare di un lunedi' nero dell'Italia gia' dalla fine del vertice di venerdi'. Questa e' la prova provata della preordinazione delle manovre speculative contro l'Italia''. A dirlo, in un'intervista al Messaggero, il ministro degli Esteri Franco Frattini, secondo cui ''se Sarkozy si lascia scappare la frase 'se non avessimo salvato la Grecia sarebbe toccato all'Italia', chi non ci aveva ancora pensato si lancia all'assalto speculativo''.
''Il nostro compito e' approvare in tempi rapidissimi l'agenda europea'', sottolinea Frattini. ''L'Italia deve avere la responsabilita' di capire che questa e' l'ultima chiamata: se dal 15 novembre non saremo in grado di rispettare la prima delle scadenze promesse nella road map, saremo visti come inadempienti'', con ''un danno gravissimo alla credibilita' sul recupero del nostro Paese''.
Per il ministro ''una crisi al buio sarebbe estremamente pericolosa''. Per questo chiede a Casini e ai moderati del Pd di ''fare uno sforzo tutti insieme, portare in Parlamento le proposte e confrontarsi. Se crolla tutto si fa un gran favore a Grillo e all'estrema sinistra, non certo al Paese''.
Frattini sottolinea l'importanza del G20 che si aprira' giovedi' a Cannes. ''Deve essere il G20 del coraggio, non dell'incertezza e della vilta'. Si deve fare un passo verso un'integrazione politica'', in modo che l'Ue ''passi da semplice unione monetaria ed economica a unione politica''.