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Frattini dalla Clinton smentisce Bertolaso

di admin |25 Gennaio 2010 9:46

Il ministro degli Esteri Franco Frattini non è d'accordo con le parole di Bertolaso

L’esplosione di hubris e di arroganza planetaria del capo della Protezione civile italiana, Guido Bertolaso, domenica pomeriggio alla Tv rossa italiana, il Tg3, ha messo in imbarazzo anche i suoi compari del governo, che sono stati sommersi dalle proteste internazionali, a cominciare dall’Onu.

Anche in Italia c’è da giurare che molti non hanno gradito le parole di Bertolaso, a cominciare dalla super burocrazia del ministero degli Esteri, che ha visto l’esternazione di domenica pomeriggio come una invasione di campo e una premessa di usurpazione di poteri.

Così il sempre cauto, allineato e coperto ministro degli Esteri Franco Frattini, è stato costretto a una rapida e secca smentita. Ha detto Frattini: “Il Governo italiano non si riconosce in alcune delle dichiarazioni” di Bertolaso.

Ad aumentare l’imbarazzo di Frattini è il fatto che Bertolaso lanciava nell’etere il suo Marchse del Grillo Show mentre il ministro degli Esteri era in volo per Washington, dove nella giornata di lunedì incontrerà il segretario di stato americano Hillary Clinton e dovrà parlare anche di Haiti. Facile immaginare come si sentirà il povero Frattini con la Clinton, che quanto ad arroganza non  seconda a nessuno e deve difendere l’onore del più potente esercito del mondo e della più forte burocrazia del mondo.

Frattini ha provato in realtà a difendere Bertolaso, dicendo che “qualcuno gli ha chiesto di parlare da giornalista” come se parlare da giornalista comporti una licenza di parole in libertà, però il ministro ha dovuto anche dire che Bertolaso ha sbagliato, perché  “ha attaccato frontalmente gli Usa e le organizzazioni internazionali. In queste dichiarazioni  il governo non si riconosce”.

Frattini ha anche concesso l’onore delle armi all’amico, dicendo che “ha fatto proposte importantissime al governo ed al presidente di Haiti per quanto riguarda il futuro dei bambini e le linee di evacuazione”, come se ad Haiti non aspettassero altri che Bertolaso per farsi dire come fare a mandare i bambini all’estero e sgombrare i terremotati da un’isola, senza gli alberghi della costa abruzzese a disposizione.

A parte questo timido cenno di difesa, Frattini ha dovuto dare una gelata alle ambiziosi bonapartiste di Bertolaso, forse riscaldate dal sole dei Caraibi e ha detto:  “In un contesto così complesso c’è bisogno della leadership americana e, insieme ad essa, anche del più efficace coordinamento degli sforzi internazionali da parte delle Nazioni Unite”.

E poi, in una scena degna di una sceneggiata napoletana, Frattini ha espresso “a nome del Governo italiano il massimo apprezzamento” per l’impegno degli Usa e del “presidente Obama nell’azione di soccorso”. L’Italia “continuerà a fare la sua parte con il coordinamento delle operazioni della Protezione civile e la responsabilità istituzionale del ministero degli Esteri”.

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