Fuga dal Pd: gli ex democristiani abbandonano la nave

Pubblicato il 8 Dicembre 2009 - 15:39 OLTRE 6 MESI FA

«All’interno del partito guidato da Pier Luigi Bersani la situazione non è seria, ma grave». Questo il giudizio che il quotidiano “Libero” dà sullo stato di salute del Partito democratico, puntando il dito sui vari dissapori tutti interni alla formazione del Nazareno.

Un giudizio nato soprattutto alla luce degli abbandoni di Francesco Rutelli e Dorina Bianchi. Fughe a cui, sottolinea il quotidiano fondato da Vittorio Feltri, potrebbero seguire quelle dei cattolici Enzo Carra, Renzo Lusetti, Paola Binetti e Mario Bonomo, consigliere regionale siciliano che sarebbe diretto nelle file di Api, la nuova “creatura” di Rutelli.

Ma i problemi di Bersani, secondo “Libero”, non finiscono qui. Il quotidiano, infatti, prende spunto dalle parole di Giorgio Merlo, mariniano doc, in merito alle considerazioni di Walter Veltroni sul No B Day di sabato.

«Chi, come Veltroni – aveva detto Merlo – si lamenta della scarsa partecipazione dei democratici alla manifestazione contro Berlusconi, lavora direttamente per far allontanare dal partito settori culturali che sono e restano incompatibili con il giustizialismo urlante e forcaiolo di gruppi politici estranei alla prassi liberale, riformista e moderata». Secondo ‘Libero’ il messaggio di Merlo è indirizzato direttamente a Bersani e rappresenta una precisa richiesta dei mariniani: una sorta di ultimatum che invoca il dialogo nel Pd affinchè si fermi l’esodo dei moderati. Altrimenti, anche i fedeli di Franco Marini sarebbero, secondo ‘Libero’, pronti a prendere la via d’uscita.

«L’idea dei mariniani – scrive “Libero” – ostici ad abbandonare la nave ma ben attrezzati per farla virare dalla loro parte, è quella di dialogare con l’Udc di Casini e l’Api di Rutelli. I segnali si vedono già. Il primo arriva dall’Udc che tende la mano a Enzo Carra. L’altro messaggio in bottiglia, invece, è dato dal ritrovato feeling fra il deputato del Pd (sempre Carra, ndr) e il segretario della Cisl, Savino Pezzotta».

Sempre secondo il quotidiano diretto da Belpietro il banco di prova per misurare la “tenuta” del Pd sarà la prossima discussione alla Camera in merito alla legge sul testamento biologico, durante la quale «gli esponenti moderati del Pd – scrive “Libero” – punteranno i piedi per vedere salvaguardata la libertà di coscienza, in prima fila Paola Binetti». Se questa libertà non dovesse essere salvaguardata, conclude il quotidiano, una come la Binetti «potrebbe sbattere la porta e andarsene».