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G20, Berlusconi e il curioso vertice a tre con gli ‘amici’ Erdogan e Medvedev

di Emiliano Condò |12 Novembre 2010 8:44

Erdogan tra Putin e Berlusconi. Oggi al posto di Putin c'era Medvedev

Uno strano trio. Quello composto dal premier turco  Recep Tayyip Erdogan, il presidente russo Dimitri Medvedev e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Si sono visti a parte, da soli, a margine del G20 di Seul. La “trilaterale”, spiega l’Ansa, non è stata una costola del summit quanto un’occasione per parlare di dossier energetici. Di più, per ora, non trapela. Certo, anche se il governo sembra avere i giorni davvero contati, Berlusconi non rinuncia a intavolare trattative d’affari con i suoi principali “amici”.

Perché, per il premier, Erdogan e Medvedev (che poi vuol dire Vladimir Putin), sembrano proprio i ‘preferiti’ del premier che, invece, non ha la stessa intesa con leader come Angela Merkel, Francois Sarkozy e David Cameron. Erdogan in particolare è forse il leader somiglia di più a Berlusconi. Con una differenza, non sottile, tutta a vantaggio del turco: Erdogan il “colpo” alla magistratura è riuscito a portarlo a tiro. Grazie al referendum dello scorso settembre, quello che ha di fatto stabilito la dipendenza dei magistrati dall’esecutivo. Berlusconi un ‘colpo’ così lo sogna da anni: anche stavolta, però, nonostante l’amicizia con Erdogan e Medvedev, sembra destinato a non portarlo a compimento.

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