G8, Zampolini chiama in causa Bertolaso e Di Pietro

Pubblicato il 1 Giugno 2010 - 23:12 OLTRE 6 MESI FA

Guido Bertolaso

Una casa della moglie di Guido Bertolaso e due appartamenti di Propaganda Fide presi in affitto da Antonio Di Pietro: su questo si sarebbe soffermato l’architetto Angelo Zampolini in un nuovo interrogatorio davanti ai pm di Perugia titolari dell’inchiesta sugli appalti per i Grandi Eventi.

Zampolini è accusato dai magistrati del capoluogo umbro di aver riciclato denaro che gli inquirenti sospettano provenire da Diego Anemone. Nel nuovo interrogatorio all’architetto, secondo quanto si apprende, è stata mostrata ancora la ‘lista Anemone’ e chiesti chiarimenti sugli oltre 350 nomi che vi compaiono.

E in questo quadro che Zampolini avrebbe fatto riferimento al capo della protezione civile e al leader dell’Idv. Gli aspetti che riguardano Di Pietro non verrebbero ritenuti di particolare interesse dagli inquirenti. Più interessante dal punto di vista delle indagini – sempre secondi quanto si apprende – sarebbe considerato invece quanto detto da Zampolini in merito all’appartamento della moglie di Bertolaso.

L’architetto avrebbe fatto riferimento ad un suo intervento economico. Nella lista Anemone, Bertolaso viene associato a due appartamenti, uno ai Parioli e l’altro in via Giulia. Per quanto riguarda quello ai Parioli, comprato all’inizio del 2000, il capo della Protezione civile in una conferenza stampa a palazzo Chigi ha detto di avere usufruito di lavori di ditte del gruppo Anemone saldando il conto di 20 mila euro con un assegno, la cui copia è stata anche pubblicata sul sito del dipartimento.

Per la casa di via Giulia, Bertolaso ha sempre detto di non avere proprietà lì e di avere usufruito per un periodo di un appartamento prestato da un amico. Zampolini è considerato una delle figure centrali dell’inchiesta in corso a Perugia. Dagli accertamenti è infatti emerso che da lui provenivano gli assegni circolari utilizzati per coprire in parte il costo degli acquisti di case per l’ex ministro Claudio Scajola, per il generale della guardia di finanza Francesco Pittorru e per il genero di Ercole Incalza, funzionario del ministero delle Infrastrutture.

“Escludo in modo categorico di aver preso né uno né due appartamenti in affitto da Propaganda Fide né a nome mio né a nome dell’Italia dei Valori. Chiederò agli inquirenti di saperne di più su questa vicenda per poter tutelare il mio nome e quello del partito da eventuali millantatori”. Lo afferma in una nota Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori.