Galan: “Troppo potere a Tremonti e alla Lega”

Giulio Tremonti (foto Lapresse)

ROMA – ”Da quando sono qui a Roma non e’ passata settimana in cui non si registrasse un accrescimento dei poteri della Lega e in parallelo di quelli del ministro all’Economia. Cosi’ ad un certo punto e’ sembrato che a dettare la linea non fosse piu’ Palazzo Chigi, col suo inquilino eletto dal popolo, ma da un lato l’alleato di governo e dall’altro un ministro sul quale vanno dette delle cose: Tremonti ha sempre dimostrato scarso entusiasmo e senso di appartenenza, frequenta di piu’ i comizi della Lega che non i nostri”. Per il ministro dei Beni Culturali Giancarlo Galan, intervistato dal Mattino, il Pdl ”deve ritrovare il coraggio di imporre agli alleati il programma elettorale per il quale siamo stati eletti”.

”Ad un certo punto qualcosa si e’ rotto perche’ si e’ ceduto troppo facilmente alle pressioni, magari anche legittime, di un partito”, afferma Galan. ”In nome dell’alleato abbiamo sacrificato tanti grandi battaglie, una su tutte l’abolizione delle province”..

”Bisogna tornare a tirare fuori le nostre migliori idee”, sostiene Galan. ”Ma a chi vuole che interessi il trasferimento dei ministeri al Nord? E poi: fin quando si fa una manovra economica così ordinaria… La poteva fare un ragioniere qualsiasi”.

La manovra, dice il ministro, ”non impone grandi sacrifici, rispetta i vincoli europei, poi nulla di piu”’. Sarebbe servito ”almeno un sacrificio alla classe politica. La gente sarebbe tornata a capirci”.

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