Galan:”Temo la politica da bar della Lega in Veneto”

Pubblicato il 24 Dicembre 2009 - 16:35 OLTRE 6 MESI FA

«La vita sa essere paradossale. Pare che farò il ministro…una cosa che per molti sarebbe il massimo della soddisfazione, io la vivo come il massimo dell’infelicità». Giancarlo Galan, presidente della Regione Veneto, non nasconde la sua amarezza per la decisione della maggioranza di cedere la poltrona di governatore alla Lega nord e avverte «temo il piccolo populismo» del Carroccio.

Intervistato dal Corriere della sera, Galan spiega di aver accettato la decisione di Pdl e Lega “per senso di responsabilità” e perché il partito di via Bellerio era pronto ad aprire “una crisi di governo”. Quindi, aggiunge, “qualunque altra scelta”, compresa un’inedita alleanza col centrosinistra, «avrebbe significato tradire o peggio disperdere quello che si è fatto in questi quindi anni».

Infine, Galan mette in guardia dal dilagare della Lega in Veneto: «Temo il localismo sfrenato che impedisce di vedere l’interesse superiore, la politica da bar, il piccolo populismo. Temo certe cose che sento sugli immigrati che mi vergogno vengano dalla mia regione, e certe altre sugli omosessuali che fanno ribollire il sangue. Temo il tradimento della nostra cultura».