ROMA – Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia, ripropone con forza il tema della Web Tax, prendendo di mira i cosiddetti “Colossi del Web”, che riescono a pagare tasse in Paesi con regime agevolato pur operando anche in molti più Paesi. Soprattutto in un momento storico in cui i contribuenti italiani sono tartassati sempre più (notizia di questi giorni sono le 5 nuove tasse in vigore dal 2020).
Ecco cosa dice Gasparri: “Penso che famiglie e commercianti dovrebbero dare luogo a una rivolta fiscale più che giustificata. Siamo di fronte a un vero scandalo. La stampa economica più autorevole informa che Amazon, colosso della rete e del commercio on-line, nel 2018 ha avuto ricavi per 2.3 miliardi di euro in Italia, pagando 6 milioni di tasse, cioè lo 0.25%, mentre famiglie, lavoratori, pensionati, commercianti arrivano a pagare anche il 40% e più di tasse. Siamo di fronte a fatti che indignano e che hanno il sapore della pirateria, non solo della evasione.
Pd e grillini, in ginocchio (perché?) davanti ai giganti del web, hanno bocciato i miei emendamenti con i quali Forza Italia chiedeva di portare almeno al 15% le tasse per Amazon e c. Scopriremo cose strane in fondazioni e piattaforme? Quello di Amazon è uno scandalo di rilevanza penale. Mi rivolgerò alla magistratura. Altro che manette agli evasori. Per questi serve il 41 bis”.