Gelmini: “Graduatorie regionali per gli insegnanti dal 2011” . Critiche dai sindacati

Graduatorie regionali per gli insegnanti dal 2011. È l’annuncio fatto dal ministro dell’Università Mariastella Gelmini, riapparsa a Milano dopo il parto avvenuto una settimana fa, per partecipare al tavolo Lombardia sulle infrastrutture.

L’idea delle graduatorie regionali per i professori è stata accolta male dai sindacati. “Se l’obiettivo è garantire la stabilità degli organici, la via da percorrere non è questa”, sostiene Flc-Cgil. Il progetto di introdurre graduatorie regionali dei docenti “è una conferma del tentativo di varare sistemi di istruzione regionali, l’uno diverso dall’altro. Un reclutamento su base regionale, peraltro, – ha osservato il segretario generale, Mimmo Pantaleo – penalizzerebbe i precari. Se l’intento, come dichiarato dalla Lega, è quello di dare stabilità agli organici, obiettivo più che legittimo, gli strumenti per farlo possono essere altri. Primo fra tutti quello di procedere a un reclutamento pluriennale”.

Cauto il leader della Uil scuola, Massimo Di Menna che ha ricordato: “Se davvero si ha a cuore la continuità didattica, ci si impegni a garantire da subito, e non dal 2011, la stabilità degli organici. Se questa garanzia non è data, non serve a nulla – ha concluso – rincorrere assurde e antistoriche ‘vicinanze’ fra luogo di residenza e di lavoro”.

Motiva la sua scelta Gelmini:”Stiamo ragionando su come garantire al continuità didattica e il miglioramento della qualità dell’insegnamento e questi temi saranno inseriti in disegno di legge che riguarderà il reclutamento e la valutazione degli insegnanti”.

«Noi abbiamo proceduto a realizzare i risparmi previsti dalla Finanziaria – ha spiegato la Gelmini – e tutto questo porta una cifra piuttosto considerevole che dovrà essere riversata in incentivi per gli insegnanti nel 2011. Non dobbiamo quindi perdere tempo ma questo lasso intermedio di mesi deve essere utilizzato per mettere a punto un disegno di legge che ottenga due obiettivi. Da un lato un avanzamento degli insegnanti legato alla carriera e non all’età di servizio, come oggi purtroppo è, dall’altro un sistema di valutazione avanzato che ci consenta di ridistribuire i risparmi in termini meritocratici».

Il ministro ha quindi spiegato che la vicinanza fra la residenza degli insegnanti e il luogo di lavoro va verso la direzione di garantire la continuità didattica e quindi la qualità dell’insegnamento e che l’introduzione di graduatorie regionali degli insegnanti saranno inserite nel 2011.

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