Genchi: “Uno 007 tentò di avvicinare Fini con una tessera del Fronte della Gioventù”

Gioacchino Genchi

I servizi segreti si interessano a Gianfranco Fini già da tempo. È la “verità” di Gioacchino Genchi,  ex consulente informatico di diverse procure che, ospite della trasmissione Klauscondicio racconta di come un ”alto funzionario dei servizi segreti” si sarebbe presentato in via della Scrofa, sede dell’ex An, all’indomani della vittoria elettorale del centrodestra, ”con la tessera del Fronte della Gioventu’ per essere accreditato”.

‘Poi, a distanza di tempo – spiega Genchi a Klaus Davi  – hanno verificato che, all’epoca in cui avrebbe dovuto essere iscritto al Fronte della Gioventù, l’organizzazione nemmeno esisteva perché c’era la Giovane Italia”.

L’episodio ”già dimostra l’attendibilità di queste persone”, prosegue Genchi secondo cui ”i vertici dei servizi segreti non hanno più il controllo dei servizi stessi”, motivo per cui servirebbe un loro ”azzeramento totale”.

Quanto poi alla lettera attribuita al ministro della Giustizia di Saint Lucia in cui si dice che Giancarlo Tulliani sarebbe il titolare delle società che acquistarono la cassa di Montecarlo, Genchi nutre forti perplessità sulla sua autenticità: ”Già dalla grafica del documento mi sono insospettito. Il fatto di averlo fatto uscire in bassa risoluzione, con evidenti errori che chiunque ha avuto modo di rilevare, anche dal punto di vista delle date, dell’intervento di Fini e di altre cose, era indicativo di quanta approssimazione ci fosse dietro”.

Genchi, infine mette in guardia sul rischio di confezionamento di falsi dossier e chiama in causa in modo sibillino il capo della Stato: ”Oggi come oggi – dice – è ipotizzabile di tutto, anche un’attività di dossieraggio sul Presidente della Repubblica Giorgio Napoletano che non colpisca solo lui. Napolitano ha una famiglia, quindi sarebbe un dossieraggio allargato. Solo su di lui mi sembra difficile…”.

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