Generale-Pappalardo-difende-carabiniere-bandiera Generale-Pappalardo-difende-carabiniere-bandiera

Il generale Pappalardo e il carabiniere con la bandiera neonazista: “Lo difendo. Ho denunciato la Pinotti”

Generale-Pappalardo-difende-carabiniere-bandiera
Il generale Pappalardo e il carabiniere con la bandiera neonazista: “Lo difendo. Ho denunciato la Pinotti”

ROMA – “Ho denunciato la Pinotti, sta facendo a pezzi un giovane carabiniere di 20 anni”. Così il generale Antonio Pappalardo, leader di Liberazione Italia, si è schierato in difesa del carabiniere di Rieti, finito al centro dello scandalo per aver appeso una bandiera neo nazista nella caserma Baldissera a Firenze.

Intervistato da Beppe Cruciani e David Parenzo alla Zanzara, l’ex generale oggi alla guida del Movimento che chiede la cacciata dei parlamentari abusivi dai palazzi ha ricordato innanzitutto le sue battaglie:

“Stiamo girando in lungo e in largo la Penisola con le nostre denunce. Ai magistrati poliziotti e carabinieri diciamo che secondo l’articolo 380 del codice di procedura penale dovrebbero arrestare i parlamentari non convalidati. C’è qualche procuratore che ci sta pensando. Ci stanno riflettendo. Avremo delle sorprese”.

Poi Pappalardo se l’è presa con il governo per la vicenda della bandiera esposta in una caserma di Firenze. Il carabiniere, 22enne di Rieti, si è scusato e ha detto di non conoscere la portata simbolica, e quindi il potenziale oltraggioso, di quel simbolo. Ma poi ha spiegato – si noti la contraddizione – che è appassionato della storia del periodo e che è si è anche iscritto a un corso universitario di storia all’università La Sapienza di Roma.

Per Pappalardo il ministro Pinotti sta,

“facendo solo caos. Quella bandiera è una bandiera di guerra, e bisogna avere il massimo rispetto delle bandiere di guerra. Se c’è qualche coglione neonazista che la vuole usare per i suoi fini la bandiera non perde il suo valore. Ci sono dei soldati che sono morti per quella bandiera. Se c’è qualche imbecille che la utilizza impropriamente che ci possiamo fare? Se fosse stata esposta la bandiera rossa con la falce e martello nessuno avrebbe parlato. Quel giovane carabiniere va difeso, è un ragazzo di vent’anni, il ministro si dovrebbe vergognare perché lo sta facendo a pezzi dall’alto dei suoi poteri. Chiede la testa di un ragazzo di 20 anni, ho denunciato il ministro Pinotti per abuso d’ufficio, diffamazione aggravata  e minaccia grave. Una che scambia una bandiera di guerra per un simbolo nazista, si dovrebbero vergognare per quello che stanno facendo a un giovane ragazzo”.

Ma lei poi ha rinunciato al vitalizio? Lo incalzano Cruciani e Parenzo

“Sì, ho rinunciato al vitalizio. L’ho dato al mio Movimento Liberazione Italia, di cui non faccio parte. Sono fuori dal Movimento, sono il presidente del comitato dei saggi. Il presidente si chiama Giuseppe Pino. Il vitalizio lo prende il Movimento, non io”.

Gestione cookie