GENOVA – Entrano in aula, dicono “presente”, escono e guadagnano 97,61 euro. Sono i consiglieri lampo del Comune di Genova. Un’inchiesta di repubblica ha monitorato al 17 gennaio al 7 marzo le presenze degli eletti ai lavori delle commissioni comunali. Così Aldo Praticò, del Pdl, entra con il casco in testa dice presente ed esce. Il tempo massimo speso in commissione nel periodo monitorato da Repubblica è di 15 minuti, ma giusto una volta. Per il resto 2 o 3 minuti sono più che sufficienti. Vincenzo Vacalebre dell’Udc, Andrea Proto dell’Italia dei Valori e Alessio Piana, capogruppo della Lega Nord, seguono l’esempio di Praticò. Più si va a sinistra, spiega Repubblica, più migliorano le presenze: i 3 consiglieri Antonio Bruno, Arcadio Nacini e Angela Burlando, di Sel e Rifondazione, sono presenti per tutta la durata delle commissione. Nel Pd sono pochi i consiglieri lampo, rispetto al gran numero di consiglieri in commissione.
Giorgio Guerello, il presidente del consiglio comunale genovese, ha detto: “E’ una vera schifezza, questi signori sviliscono il senso della democrazia. Ad inizio del ciclo amministrativo abbiamo provato a cambiare le regole, senza riuscirci. Sono certo che il nuovo consiglio comunale si autoemenderà”. La soluzione potrebbe essere un semplice “controappello”, che imponga che il gettode di presenza venga assegnato solo a chi è rpesente ad inizio e fine seduta, dato che le commissioni costano ben 5.500 euro l’uno e se ne fanno 20 al mese, con i consiglieri lampo che ben pesano sul bilancio del comune.
Ma per ogni consigliere sono previsti un massimo di 18 gettoni, per un totale di 1.800 euro lordi, secondo l’ultima finanziaria del comune, emessa dal sindaco Marta Vincenzi, che si è riconosciuta lo stipendio più basso possibile. I consiglieri invece continuano ad apparire misticamente in commissione, sebbene le elezioni amministrative si avvicinano, non curante di essere sotto l’occhio vigile degli elettori. E nel clima di presenze lampo, ci sono anche le riunioni che vanno ripetute, perché solo alla fine della commissione lavoro ci si è accorti della mancanza di un documento. Un nuovo potenziale gettone che difficilmente, ipotizza Repubblica, i consiglieri lampo si faranno scappare.
I commenti sono chiusi.