A Genova esplode la febbre dei sondaggi: Vincenzi o Musso?

Genova (foto Lapresse)

GENOVA – Va bene che manca esattamente un anno, ma la tensione sulle prossime elezioni comunali genovesi è improvvisamente esplosa. Un po’ perché fra meno di un mese tocca a Milano, Torino (che sono gli altri due lati del famoso triangolo o Gemito del Nord Ovest), Bologna e Napoli e le assonanze sono roboanti: Genova come la Bologna di Guazzaloca, pronta alla storica capriola? Torino che deve rinnovare un eterno governo della Sinistra nelle sue diverse forme, un po’ alla genovese? Milano che potrebbe preparare la capriola alla rovescia, da destra a sinistra?

Ma la fibrillazione si è scatenata sopratutto perché sul limitare dei termini di legge una pioggia di sondaggi strettamente genovesi è piovuta a illuminare uno scenario politico confusissimo, come Blitz aveva raccontato recentemente.

Nella totale assenza di candidature certe sull’uno, sull’altro ed anche sull’ altro fronte ancora, quello segreto (il Terzo Polo), i sondaggisti si sono divertiti a perlustrare il gradimento dei genovesi in questa primavera caotica, molto floreale nella Superba (alla Fiera c’è la manifestazione boom di Euroflora a cadenza quadriennale e dal forte richiamo) e molto incasinata politicamente dal frenetico attivismo mediatico della signora sindaco Marta Vincenzi.

Sarà lei ancora la candidata della Sinistra, che governa Genova ininterrottamente dal 1974, con una pausa tra il 1980 e il 1985 di gestione Dc, Psi, Pri, sindaco repubblicano e Pci per una volta in castigo? Alla faccia delle usanze e dei metodi, la replica non è ancora stata garantita al punto che SuperMarta si è preparata le sue mosse, ingaggiando assessori nell’altro campo del centrodestra e minacciando una sua lista, comunque.

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