Bertolaso verso il processo per il caso rifiuti in Campania. Come ha stabilito il giudice Raffaele Piccirillo spetta alla Procura citare direttamente a giudizio il capo della Protezione civile e gli altri due prefetti Alessandro Pansa e Corrado Catenacci imputati nella qualità di ex commissari straordinari nel secondo, e più sofferto, filone dell’inchiesta denominata “Rompiballe”.
Ai tre prefetti viene contestato il reato di gestione irregolare di rifiuti: si tratta di una contravvenzione, come tale punibile solo con un’ammenda, per la quale la legge non contempla il “filtro” dell’udienza preliminare. Da qui la decisione del gup di restituire gli atti al pm Maurizio De Marco, che affianca il procuratore Giandomenico Lepore dopo lo strappo con i pm originariamente titolari del fascicolo, Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, consumato proprio sulle scelte riguardanti Pansa e Bertolaso.
Nella forma, quello disposto dal gup Piccirillo è uno stralcio delle posizioni degli ex commissari rispetto a quella degli altri due imputati, l’ex amministratore delegato di Fibe Armando Cattaneo e il dirigente Fisia Enrico Pellegrino, che devono difendersi dalle accuse di traffico illecito di rifiuti e truffa. Nella sostanza però il provvedimento prelude alla citazione a giudizio davanti al giudice monocratico: passo che appare scontato visto che il procuratore Lepore e il pm De Marco, nel chiedere l’archiviazione per le accuse più gravi (traffico illecito di rifiuti per Bertolaso, falso e truffa per Pansa) avevano sollecitato il processo per la presunta gestione irregolare. Ragioni di “economia processuale”, vale a dire l’obiettivo di evitare la celebrazione di due processi per gli stessi fatti, e una ipotizzata connessione fra le posizioni dei prefetti con quelle degli altri due imputati Cattaneo e Pellegrino, avevano indotto la Procura a chiedere la fissazione dell’udienza preliminare anche per Bertolaso, Pansa e Catenacci.
Questa impostazione però non è stata condivisa dal gup. Quella del giudice, commenta l’avvocato Filippo Dinacci, difensore del prefetto Pansa, «è una decisione puramente formale. Il gup non è entrato il merito ma si è limitato a prendere atto di uno schema processuale». Su Pellegrino e Cattaneo la riserva sarà sciolta venerdì 26 febbraio.
La difesa ha chiesto la trasmissione degli atti a Roma, come già accaduto con il primo troncone del processo, dove è imputata fra gli altri la vice di Bertolaso, Marta Di Gennaro, in virtù della presenza fra gli indagati del pm Giovanni Corona, all’epoca dei fatti consulente di Pansa, per il quale c’è richiesta di archiviazione da tutte le accuse. Su questa e sulle altre richieste di archiviazione (comprese quelle dei prefetti) dovrà decidere il gip Maria Gabriella Pepe.