Gheddafi a Roma, Farefuturo: “L’Italia è diventata la sua Disneyland”

”Se l’Italia è diventata la Disneyland di Gheddafi, il parco-giochi delle sue vanità senili, la ragione è purtroppo politica. Nelle passeggiate romane il rais libico non esibisce il suo temperamento eccentrico, ma la sua legittimazione, la sua amicizia con il premier, la sua paradossale centralità nella politica internazionale di un governo, quello berlusconiano, che è progressivamente passato dall’atlantismo all’agnosticismo, dalle suggestioni neo-con alla logica commerciale, per cui il cliente, se paga, ha sempre ragione. E visto che Gheddafi paga, le sue diventano anche le ‘nostre’ ragioni e la sua politica la ‘nostra”’.

Il periodico online Farefuturo commenta così la visita a Roma del leader libico. ”Il centro-destra – scrive Carmelo Palma – che aveva denunciato ‘l’equivicinanza’ della politica estera dalemiana – sempre in mezzo tra aggrediti e aggressori, a distanza di sicurezza dagli uni e dagli altri – l’ha scavalcata, iniziando a distinguere gli autocratici buoni da quelli cattivi sulla base della loro amicizia e disponibilità personale e delle convergenze di interessi di breve periodo. Quest’idea ha portato Berlusconi a Minsk a tributare sperticati elogi all’ultimo dittatore europeo, il bielorusso Aleksandr Lukashenko, a difendere, in ogni dove, le ragioni e la legittimita’ della ‘demo-autocrazia’ putiniana e a farsi garante della rispettabilita’ politica del colonnello Gheddafi, che ormai sale in Italia a divertirsi quando e come vuole. Come si dice: pago, spendo, pretendo”.

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