Giampaolo Di Paola resta ministro, il Giornale: “Doveva andare a Finmeccanica”

ROMA – Giampaolo Di Paola resta ministro della Difesa, l’ammiraglio non segue Giulio Terzi di Sant’Agata che ha preferito lasciare l’incarico agli Esteri in polemica sulla scelta di rispedire in India i due marò. Resta, Di Paola, anche se, scrive il Giornale, “le chance di approdare ad altri incarichi prestigiosi si sono ridotte notevolmente con la partecipazione al governo Monti”.

Il Giornale parla di un ventilato incarico alla guida di Finmeccanica. Il gruppo è stato colpito di recente dalle inchieste per presunte tangenti versate al governo indiano per avere un appalto per 12 elicotteri. Ma a smorzare le aspirazioni (finora tutte presunte) Di Paola ci si è messo proprio il premier Monti che tempo aveva fatto approvare una legge sul conflitto di interessi che impedisce per 12 mesi, tra le altre cose, agli ex ministri di ricoprire incarichi che abbiano un’attinenza con il ruolo avuto nel governo.

Non solo, un ex militare e un ex ministro che ha seguito da vicino la vicenda marò è a maggior ragione poco adatto a Finmeccanica.

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