Oscar Giannino attacca Mario Monti sul caso Orsi – Finmeccanica e, intervistato da Repubblica, dice: “Lo Stato azionista doveva intervenire, altrimenti a che serve? Invece si è girato dall’altra parte. E così stiamo rottamando Finmeccanica”.
Giannino, incurante degli sberleffi di Berlusconi e dopo avere criticato Monti in un messaggio su Twitter, (“Monti si vanta di aver fatto saltare lui il tappo alla corruzione italiana. La nomina di Orsi a Finmeccanica era per segnalarlo ai pm?”, ha risposto ad alcune domande, rivoltegli al telefono da Tommaso Ciriaco per Repubblica. Ciriaco fa notare a Giannino che Giuseppe Orsi è stato promosso da Monti da amministratore delegato a presidente di Finmeccanica e gli chiede se fu un errore.
Risposta di Giannino: “Erano uscite notizie di indagini. In questi casi lo Stato ha l’obbligo di chiamare il management e fare in 72 ore una ricognizione precisa. Poi se ritiene che le notizie siano infondate, riconferma il management. Altrimenti lo manda a casa. In settori così delicati è fondamentale agire tempestivamente. Purtroppo questo non è successo né con Tremonti, che è stato a guardare la vicenda Guarguaglini, né con Monti, che ha scelto Orsi. Dov’è la discontinuità? Tutti battevano le mani. Questo non significa che Monti è corrivo, ma che non c’è stata una svolta.
L’intervistatore gli fa notare che Monti si è vantato di avere “fatto saltare il tappo” e Giannino ribatte:
“Ma dove, quando, in che modo ? Il tappo l’hanno fatto saltare i magistrati. Lo Stato invece ha tenuto lo stesso tappo… “.