Gianroberto Casaleggio sta meglio. Cos’è l’edema cerebrale

Casaleggio insieme a Beppe Grillo (Foto Lapresse)
Casaleggio insieme a Beppe Grillo (Foto Lapresse)

ROMA – Gianroberto Casaleggio sta meglio, anche se quasi nulla si sa sui dettagli dell’operazione che l’ideologo del Movimento 5 Stelle ha subito sabato per un edema cerebrale. Casaleggio è stato portato in ospedale dalla moglie dopo che aveva lamentato alcuni dolori alla testa e un senso di confusione. I medici hanno così scoperto l’edema cerebrale e l’hanno operato con successo. Ma cos’è un edema cerebrale?

L’edema è, semplicemente, l’aumento di liquido nel cervello. L’enciclopedia medica Treccani distingue 3 tipi:

E. c. cellulare o citotossico

: caratteristico delle malattie ischemiche e ipossiche, si manifesta anche nelle alterazioni elettrolitiche (iposodiemia), negli squilibri osmotici e nella sindrome da inappropriata secrezione di ADH, nel pre-coma epatico; è caratterizzato da un rigonfiamento delle cellule della glia, dell’endotelio e dei neuroni, a spese del liquido interstiziale extracellulare cerebrale. Caratteristicamente, in questo tipo di e. c., i sintomi da ipertensione endocranica sono minimi.

E. c. interstiziale

: detto anche idrocefalico, compare nell’idrocefalo iperteso, quando è insufficiente il riassorbimento di liquor da parte delle cellule ependimali.

E. c. vasogenico

: si osserva in prossimità di masse encefaliche in espansione (tumori, ascessi, cisti) o nei casi di encefalopatie tossiche e ipertensive (eclampsia). Colpisce solo la sostanza bianca ed è legato all’aumento della permeabilità capillare, unito a quello del trasporto attivo vescicolare: ciò determina la fuoriuscita negli spazi extracellulari di proteine e, per osmosi, di acqua. La minor compattezza della sostanza bianca rispetto a quella grigia la rende più vulnerabile all’edema. Nel caso di tumori, enzimi proteasici tumorali aumentano tale fuoriuscita (e. c. peritumorale). I corticosteroidi ad alta potenza antiedemigena sono di elezione nell’e. c. vasogenico, insieme a soluzioni ipertoniche (mannitolo, glicerolo); effetti positivi, ma transitori, si ottengono con alcuni diuretici (acetazolamide, furosemide). Nell’e. c. citotossico la terapia è eziologica e di supporto; per l’e. c. interstiziale, si effettua la derivazione liquorale.

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