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Giorgio Napolitano, Gasparri: ha segnato la storia e la vita della Repubblica 

Giorgio Napolitano, Gasparri: ha segnato la storia e la vita della Repubblica 

“Giorgio Napolitano- commenta il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri- ha segnato la storia e la vita della Repubblica. Napolitano appartiene a quella schiera sempre più sparuta di veri protagonisti della vita politica. Una grande cultura di base e una lunga esperienza. Doti che a tratti, travolti dall’onda populista, sono sembrati irrilevanti ma che sono invece decisivi.”

Gasparri e Napolitano si incrociano nel loro cammino

“Fui eletto Deputato per la prima volta quando lui era Presidente della Camera- ricorda Gasparri-. Da allora abbiamo avuto un rapporto spesso dialettico, sempre sincero. L’ho incrociato in vari ruoli parlamentari ed istituzionali.

Quando fu Ministro dell’Interno ci confrontammo aspramente su un tentativo di ridimensionamento dei reparti investigativi speciali delle Forze di Polizia e su alcuni punti che furono modificati, su mia richiesta, della legge sull’immigrazione Turco-Napolitano.

Poi però anche il centrodestra lo votò nel 2013, quando lo stallo del Parlamento non riusciva a portare l’elezione di un nuovo Capo dello Stato.

Da Presidente della Repubblica ho avuto con lui un dialogo costante, svolgendo la funzione di Capogruppo parlamentare del primo partito di maggioranza.

Furono anni spesso anche difficili e di contrasti. Ma con lui ho sempre avuto un dialogo diretto e sincero.

Tornato in Parlamento come senatore a vita mi onorò con parole lusinghiere nei miei confronti.

Fieri avversari, come lui stesso aveva detto, riconoscendo lo spirito repubblicano con cui ci siamo confrontati nella vita delle Istituzioni democratiche.”

Napolitano protagonista della vita italiana. Esponente di punta della corrente migliorista che cercava di portare su sponde più moderate il Pci

“È stato un protagonista della vita italiana– continua Gasparri- e ci uniamo al dolore dei familiari e di quanti hanno condiviso con lui un’esperienza politica lontana e diversa dalla mia, ma intensa e importante nella vita italiana.

Dovendo trovare dei rilievi critici per non partecipare a un coro, che forse nemmeno a Napolitano sarebbe piaciuta, non possiamo non ricordare il suo plauso all’invasione di Ungheria da parte dell’Unione Sovietica.

Ma poi fu un esponente di punta della corrente migliorista, che cercava di portare su sponde più moderate il Pci.

Questo forse gli costò il fatto di non diventare Segretario del partito, dopo la scomparsa di Berlinguer, perché considerato troppo moderato, ma lo favorì nell’elezione alla presidenza della Repubblica, dove bisognava appunto trovare delle sponde moderate.

Dal plauso all’invasione dell’Ungheria alla guida della componente migliorista, segnò, con la sua esperienza, la trasformazione di alcuni settori della sinistra italiana”.

Una politica fatta di passione e impegno

“Una storia, quella di Napolitano, intensa.Che abbiamo il diritto di giudicare dal nostro punto di vista, analizzandone le diverse fasi. Ma che ci ripropone una politica fatta di passione, di impegno, di cultura e di attenzione meticolosa ad ogni singola vicenda.” Dice ancora Gasparri che conclude:

“Una lezione sulla quale molti oggi dovrebbero meditare, osservando il degrado qualitativo dei tempi contemporanei”.

Il cordoglio europeo per la scomparsa del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano

Il cordoglio per la scomparsa del presidente emerito della Repubblica italiana è stato espresso oggi anche a Bruxelles. Le bandiere europee davanti all’edificio Berlaymont, sede della Commissione europea a Bruxelles, sono state poste a mezz’asta per i funerali di Stato di Giorgio Napolitano

Funerali di Stato laici e lutto nazionale per Giorgio Napolitano

Il primo funerale laico di un presidente della Repubblica Italiana, la prima volta nella storia della Repubblica, si è svolto questa mattina a Montecitorio per il presidente emerito Giorgio Napolitano. Le esequie sono iniziate alle 11,30 circa e sono terminate intorno alle 13.30.

Il feretro, che era partito alle 11.20 da Palazzo Madama, all’altezza del piazzale di Montecitorio è stato scortato dai corazzieri.

Anche Papa Francesco è andato alla camera ardente per l’ultimo saluto a un Presidente laico ma di cui ha apprezzato “L’umanità e la lungimiranza nell’assumere con rettitudine scelte importanti in momenti delicati per la vita del Paese” come ha scritto il Papa nel telegramma alla vedova Clio Napolitano.

Tra i presenti a rendere omaggio a Napolitano il presidente francese Macron, il presidente federale tedesco Steinmeier e la principessa Sophie di Edimburgo, oltre a rappresentanti dei governi europei e dell’Ue. Blindata l’area intorno a Montecitorio, davanti alla Camera sono stati installati due maxischermi. Proclamato il lutto nazionale. La salma sarà tumulata nel cimitero acattolico di Roma.

 

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