ROMA – A scorrere le voci dei trasferimenti del ministero dell’Economia ai costi della politica, Giorgio Napolitano è l’unico rappresentante del comparto pubblico a vedersi aumentare lo stipendio nel 2013. Lo scrive Libero in un articolo intitolato “Napolitano si alza lo stipendio”. Scrive il quotidiano:
“Per il capo dello Stato – che resterà in carica solo i primi mesi dell’anno – lo stipendio verrà aumentato di 8.835 euro l’anno passando a 248.017 euro. Non riguarderà Napolitano ma la crescita continuerà anche l’anno dopo, quando passerà a 253.255 euro. Eppure c’erano mille buone ragioni per spingere Napolitano a chiedere al governo di usare le forbici anche sull’assegno del presidente della Repubblica, invece di aumentarlo. Sarebbe stato un gesto nobile, e avrebbe pesato poco sulle finanze personali, visto che lo stipendio per il Capo dello Stato è quasi inutile: non paga praticamente nulla di tasca sua, e inoltre l’attuale inquilino avrebbe convissuto con quei tagli solo 5 mesi. Non avendolo fatto l’assegno personale del capo dello Stato è fra le poche voci a crescere nella legge di bilancio.
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