ROMA – Il Giornale di Alessandro Sallusti interpreta la questione Tripoli come una serie di manovre tra Silvio Berlusconi, Giulio Tremonti, Mario Draghi e la Lega: «Altro che Libia e clandestini: dietro lo strappo del Carroccio c’è la manina del ministro Tremonti che vuole vendicarsi della nomina di Draghi alla Bce e dell’Opa francese su Parmalat».
Il senso, per Sallusti, è che Tremonti si sta muovendo per «aizzare» Bossi contro Berlusconi, ecco quindi l’origine dell’opposizione leghista alle bombe sulla Libia dell’ormai ex amico Muammar Gheddafi.
«Giulio perde la testa», si legge sul Giornale. Nel suo editoriale Sallusti fa riferimento a quel titolo della Padania, «Berlusconi in ginocchio a Parigi» e scrive anche che Bossi «sa che il progetto federalista è realizzabile soltanto al fianco del Pdl». Poi afferma: «Sfasciare tutto per che cosa? Per vendicare Tremonti? Un po’ poco ed è difficile farlo digerire al popolo leghista».
La Padania non si schioda dalle sue posizioni: «Bombe uguale più clandestini». Sottotitolo: «Il Carroccio non arretra e resta contrario all’intervento militare italiano, come anticipato da BOSSI (tutto maiuscolo nell’originale, ndr) su la Padania».