Morto il giornalista Roberto Ciuni. Diresse Mattino e Nazione, fu travolto dalla P2

E’ morto nella notte a Milano il giornalista Roberto Ciuni, aveva 76 anni: era nato a Palermo il 23 luglio del 1933. Da tempo era ammalato ed era ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli. Lascia la moglie Eugenia, la figlia Luisa, anche lei giornalista a ‘Il Giorno’, e il figlio di quest’ultima, il nipote Giulio. Ciuni aveva cominciato la sua carriera al ‘L’Orà di Palermo. Quindi era stato direttore de ‘Il Giornale di Sicilia’, inviato speciale e caporedattore del ‘Corriere della Sera’, direttore de ‘Il Mattino’, vicedirettore de ‘Il Tempo’ e direttore de ‘La Nazione’.

Ciuni studiò dai gesuiti, vinse con la sua squadra il campionato italiano allievi di basket e , come si legge in una biografia da lui stesso scritta, fece il borsista all’Istituto internazionale di teatro di Parigi prima di cominciare la professione giornalistica.

La autobiografia affronta un passaggio controverso della vita di Ciuni: “Il suo nome apparve nella lista dei membri della loggia massonica P2, ma per questo non fu mai né indagato, né chiamato a testimoniare, né rinviato a giudizio, né tanto meno soggetto a provvedimenti da parte dell’Ordine dei Giornalisti”.

Dopo la tempesta della P2, che lo travolse mentre era direttore del Mattino di Napoli, all’epoca parte del gruppo Rizzoli, Ciuni lasciò quella direzione e per quattro anni fu direttore editoriale delle Grandi Opere della Rizzoli, quindi si trasferì a Londra come corrispondente della catena editoriale Resto del Carlino-La Nazione-Il Piccolo-Gazzetta del Sud.

Rientrò in Italia come direttore del Tempo, per finire la carriera alla Nazione come direttore nel 1987 e 1988.

Ciuni, a destra, quando dirigeva il Mattino

Fra i numerosi libri pubblicati ‘Mafiosi’, ‘La conquista di Capri’, ‘L’Italia di Badogliò, ‘Le macerie di Napoli’, ‘Stelle e strisce sui Faraglioni’. Ha vinto un Premiolino Bagutta e un secondo riconoscimento con la redazione de ‘Il Mattino’. E’ stato insignito della medaglia al valor civile per il comportamento professionale tenuto in occasione del terremoto dell’Irpinia nel 1980.

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