Botte alla Camera, Barbato colpito da un pugno: si votava la legge Meloni su sostegno a “comunità giovanili”

Giorgia Meloni

Seduta sospesa nell’Aula della Camera dove è scoppiata una rissa tra Franco Barbato, dell’Italia dei Valori, e i deputati del Pdl durante l’esame del disegno di legge Meloni per il sostegno alle comunità giovanili. Sono volate parole grosse e spintoni e sono intervenuti i commessi.

Dopo che il ministro della Gioventù Giorgia Meloni aveva accettato il rinvio in commissione del ddl, Franco Barbato è intervenuto accusandola di ”volere questo provvedimento non per sostenere i giovani ma la corrente politica sua e di Alemanno e dell’assessore Lollobrigida.

Barbara Saltamartini (Pdl) è immediatamente partita per attaccare Barbato, ed è stata trattenuta dai commessi. Nel frattempo, però, altri deputati del Pdl si sono avvicinati dall’altra parte ed è’ scoppiata la colluttazione.

Dalle tribune si è visto Fabio Rampelli (Pdl) in un ‘corpo a corpo’ con un collega dell’Idv, mentre Maurizio Bianconi gridava a squarciagola a Barbato ”pezzo di merda!”. Dopo qualche minuto, e dopo aver invocato l’intervento dei deputati questori, la vicepresidente Rosy Biondi ha sospeso la seduta.

Un sonoro ceffone è stato mollato da un deputato del Pdl a Franco Barbato. Il deputato del centrodestra è riuscito a sfuggire ai commessi che facevano barriera durante la sospensione della seduta.

Alcuni colleghi riferiscono che il parlamentare, la cui identificazione non è certa, è salito sui banchi dell’Idv dando un forte schiaffo a Barbato. Nel frattempo, tra Fabrizio Cicchitto e Marcello De Angelis, che poco prima stavano per venire alle mani, c’è stata una stretta di mano.

Dopo alcuni minuti la seduta è ripresa, tra le critiche del vicepresidente Rosy Bindi, che ha definito “molto grave” quanto accaduto.

Il capogruppo dell’Idv Massimo Donadi ha detto, poco dopo lo scontro: ”Ho sentito l’intervento del collega Barbato e non ho riscontrato affermazioni tali da giustificare una reazione nei suoi confronti come quella che ha subito. Barbato ha ricevuto un pugno in faccia (a queste parole, dai banchi del Pdl si è levato un applauso). Il presidente della Camera acquisisca i filmati e valuti la situazione nella sua completezza”.

Mussolini: “Marsilio e Rampelli mi hanno minacciata, solo perché ho contestato ddl Meloni. Barbato ha detto la verità”. Non solo deputati del Pdl contro deputati dell’Idv, ma anche deputati della maggioranza del Pdl contro finiani del Pdl. E’ accaduto anche questo durante la bagarre di questa mattina in Aula alla Camera scatenata dall’intervento del deputato dell’Italia dei Valori Francesco Barbato.

A raccontarlo è stata Alessandra Mussolini, una delle più ostinate avversarie del ddl Meloni di sostegno alle comunità giovanili che l’Assemblea stava esaminando quando è scoppiata la rissa. “Rampelli e Marsilio – ha raccontato Mussolini – mi hanno minacciato accusandomi di essere la responsabile di quanto accaduto perché ho contestato il provvedimento. Mi hanno detto: ‘Sei contenta?’ e ‘Devi stare attenta’. Ma io mi chiedo attenta a cosa? Uno non può contestare un provvedimento che dà milioni a sedicenti comunità giovanili mentre invece ha finalità politiche come ha svelato la stessa Meloni“.

Mussolini ha fatto sapere di avere informato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, dell’accaduto: “Gli ho detto che sono stati loro due, Rampelli e Marsilio e minacciarmi…gli stessi che si erano scagliati contro Barbato. Se veramente il ddl fosse stato apolitico non ci sarebbero state reazioni alle accuse di Barbato. Perché dobbiamo dare milioni a gente che occupa fabbricati quando invece gli adolescenti stanno fuori dagli istituti?”.

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