Giulia Sarti, il caso imbarazza il M5s. Gasparri: “In mano a chi è l’Italia?” 

di Marilena D'Elia
Pubblicato il 28 Febbraio 2019 - 06:44| Aggiornato il 22 Agosto 2019 OLTRE 6 MESI FA

Giulia Sarti, il caso imbarazza il M5s. Gasparri: “In mano a chi è l’Italia?”

Giulia Sarti, il caso imbarazza il Movimento 5 stelle. Maurizio Gasparri si chiede e ci chiede: “In mano a chi è l’Italia?” 

Elaborando, afferma: “La vicenda delle dimissioni della grillina Sarti dalla presidenza della Commissione giustizia ripropone uno schema inquietante tipico delle vicende grilline. Quale è stato prima, durante e dopo il ruolo del cosiddetto portavoce della Presidenza del consiglio Casalino?

“È lui che decide, che filtra, che valuta se si debbano fare querele o meno? Quali direttive dà? C’è una inquietante miscela fatta di Iene, personaggi collocati in posizioni che non sono pari alle proprie scarse qualità, presunti politici che assumono responsabilità che non sanno e che non possono affrontare e che vengono travolti dalle vicende della cronaca.

“Rimborsi effettuati, non effettuati, scarsa trasparenza e scarsa adesione a regole che i grillini si sono auto imposti con una retorica che era il loro unico ‘valore’. Mettere le istituzioni in mano a gente così inadeguata, ambigua e pericolosa, è veramente una scelta azzardata. Possono sembrare vicende minori ma non lo sono. Perché ci fanno capire in mano a chi sta l’Italia. Gente incapace e irresponsabile, da cacciare immediatamente. Rocco Casalino ha dimostrato più volte chi sia. Ma conte come fa a tenerselo accanto? Per quale misteriose ragioni? In ossequio a quali principi?

“La vicenda Sarti, Casalino e dintorni è un ulteriore spaccato sullo squallore grillino. Cacciare questa gente dalle istituzioni è un preciso dovere democratico. È una esigenza per salvare la Repubblica che queste persone stanno facendo affondare nella recessione. Liberarsi da questa ondata di irresponsabilità e di ignoranza è l’assoluta priorità”.

Al centro dello scandalo ci sono due personaggi di un certo rilievo del movimento grillino: Giulia Sarti e Rocco Casalino. Casalino, ricorda su Blitz Lucio Fero, è

“niente meno che portavoce della Presidenza del Consiglio. Dunque un uomo delle istituzioni, un uomo che lavora al livello più alto dello Stato, un uomo che affianca il capo del governo…una persona che non può che essere serissima e affidabile, responsabile e credibile”; 

mentre

“Giulia Sarti fino a ieri era presidente della Commissione Giustizia della Camera, un presidio M5S a tutela e vigilanza della limpidezza dei comportamenti pubblici”. 

 Stando a quanto dicono entrambi di entrambi, delle due l’una: o davvero l’uomo immagine M5S consigliò di denunciare il fidanzato, e allora oggi il portavoce di Palazzo Chigi mente alla grande, oppure Giulia Sarti millantò un consiglio che non si poteva non ascoltare per mascherare il bidone che tirava al fidanzato.

All’origine ci sono le somme di denaro che la stupida demagogia grillina costringe o costringeva a versare in un fondo speciale. La Sarti non lo avrebbe fatto e, una volta beccata, avrebbe accusato il fidanzato di averle prese lui. Lo scandalo è emerso quando un magistrato ha affermato che il fidanzato è innocente. Allora la Sarti ha accusato Casalini di averle consigliato di fare così.

E uno di voi ogni tre li ha anche votati…