Giuliano Castellino davanti alla Cgil agli agenti: “Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi”

“Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi”. Così Giuliano Castellino, leader di Forza Nuova, si rivolgeva agli agenti di Polizia  dopo che i manifestanti, sabato a Roma, erano riusciti a sfondare il cordone e raggiungere la sede della Cgil. Il dettaglio emerge dalla richiesta di convalida dell’arresto avanzato dalla Procura di Roma.

Castellino: “Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi”

La Cgil e tutti i sindacati erano l’obiettivo. Un obiettivo politico. “Sapete chi ha permesso che tra sei giorni il Green pass diventa legge e milioni di nostri connazionali sono sotto ricatto e a rischio disoccupazione? Hanno dei nomi precisi: Cgil, Cisl e Uil. Sapete oggi gli italiani liberi cosa fanno? Vanno ad assediare le Cgil. Oggi noi andiamo ad assediare la Cgil. O partiamo in corteo e andiamo a prenderci la Cgil. Noi oggi chiamiamo Landini, se rivuole il suo palazzo, se rivuole la sua sede viene a Roma. E proclama lo sciopero generale di tutti lavoratori contro il Green pass. Adesso i microfoni si spengono e si parte tutti verso la Cgil in corteo”.

Più chiaro di così. L’episodio è stato anche immortalato in un video che gira in rete. 

“Lasciatece passà, dovemo entrà”

“Nonostante i tentativi di mediazione posti in essere dalla polizia con le tre persone che si erano poste alla testa del corteo, Luigi Aronica, Roberto Fiore e lo stesso Castellino, i manifestanti proseguivano la marcia opponendo una violenta resistenza nei confronti degli operanti che avevano attivato una carica di alleggerimento”, si legge ancora nella richiesta di convalida dell’arresto avanzato dalla Procura di Roma.

I magistrati poi aggiungono che “giunti presso la sede della Cgil, Castellino si rivolgeva ad un funzionario di polizia posto a protezione della sede, dicendogli: ‘lasciatece passà, dovemo entrà’.

Nonostante i tentativi degli agenti di fare desistere il gruppo, Castellino si rivolgeva alla folla incitandola con gesti inequivocabili a dirigersi verso la sede sindacale. Al fine di raggiungere lo scopo i manifestanti ponevano in essere atti di violenza e aggressione nei confronti degli agenti di polizia”.

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