Giuliano Ferrara a Berlusconi: "Nel Pdl primarie come nel Pd"

ROMA, 7 GIU – ''Dopo il maggioritario incarnato e reso possibile dall'avventura di Berlusconi del 1994 e anni seguenti, che ci ha portato l'alternanza, l'unica vera novita' degna di rilievo, e capace oggi di ricostruire qualcosa nel sistema della politica, tra i loschi frizzi e lazzi delle varie guerricciole demagogiche e lobbistiche in corso, e' il metodo delle primarie''. Lo afferma Giuliano Ferrara, in un editoriale che sara' pubblicato domani sul Foglio.

''Lo abbiamo detto su queste colonne in tempi non sospetti – scrive – e lo confermiamo con estrema convinzione oggi, quando sembra ormai tardi per ogni cosa. Oggi il Partito democratico le decide per tutta la coalizione che vuole portare alla vittoria nel 2013, e c'e' gia' la data del 14 ottobre, il Popolo delle liberta' puo' voltarsi dall'altra parte e parlar d'altro, esiziale premessa di un autoaffondamento variamente colorito nel segno di una nomenclatura calante, oppure puo' fare lo stesso, e convocare le primarie per decidere leadership e classe dirigente affidando al tanto riverito popolo che appartiene allo schieramento di centro destra l'unico potere che possa contrastare la deriva dello sfilacciamento e dell'abulia. Se nei prossimi mesi il Pd facesse una campagna di democrazia per la scelta dei suoi capi, mentre il suo avversario istituzionale maggiore si disperdesse in una sconclusionata guerra di formule, la sorte gia' in parte compromessa delle prossime elezioni, a favore del centro sinistra, sarebbe decisamente segnata. Le primarie – aggiunge – sono un metodo di ascolto e di partecipazione seria, con un oggetto politico chiaro.

Non sono normate come si dovrebbe, e sono esposte ad equivoci. Ma allo stato, per una linea di corresponsabilita' istituzionale e politica di fronte alla crisi, che liberamente gli elettori possono contrastare in nome della diffusa vocazione alla protesta, ma che ingloba le ragioni della protesta dentro una cornice di buona politica e di apertura mentale e civile, sono l'unica soluzione. Ne tengano conto i capi del Pdl riuniti per discutere le idee o le incertezze che agitano duramente il loro mondo di riferimento''.

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