ROMA – Dopo ottantotto lunghe giornate di trattative, veti, rotture e convergenze, il governo M5S-Lega vede la luce. Per la seconda volta in pochi giorni Giuseppe Conte è stato incaricato di formare il governo dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,-Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Al Capo dello Stato il premier in pectore ha presentato la lista dei ministri, frutto di un vertice fiume tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio per superare l’impasse creatasi domenica scorsa sul nome di Paolo Savona. Il giuramento del governo Conte avrà luogo oggi alle ore 16.
Ecco allora la lista con la quale Giuseppe Conte formerà il suo governo. Le novità, rispetto alla squadra definita prima che la trattativa naufragasse domenica scorsa, sono Giovanni Tria all’Economia, Paolo Savona spostato agli Affari Europei ed Enzo Moavero Milanesi agli Esteri, già ministro nei governi Monti e Letta. Matteo Salvini resta saldo al Viminale e anche nel ruolo di vicepremier mentre Di Maio prende la guida del superdicastero Sviluppo-Lavoro, anche lui vicepremier.
All’Economia quindi, approda il professor Giovanni Tria, preside della facoltà di Economia dell’Università romana Tor Vergata, considerato vicino a Forza Italia. Alla Farnesina è destinato Enzo Moavero Milanesi, già ministro per gli Affari Europei nel governo Letta e in precedenza in quello di Mario Monti. Le istituzioni Ue hanno pochi segreti per Moavero che in passato è stato giudice di primo grado presso la Corte di giustizia dell’Unione europea in Lussemburgo e collaboratore della Commissione europea in qualità di Direttore Generale del Bureau of European Policy Advisors.
Agli Affari Europei arriva l’economista Paolo Savona dopo il braccio di ferro dei giorni scorsi e la proposta, avanzata in extremis da Di Maio e accettata da Salvini, di spostarlo dalla casella del Tesoro. Alla Difesa va Elisabetta Trenta, ex political advisor del Ministero degli Esteri e ufficiale della Riserva selezionata dell’Esercito. Alla Giustizia siederà Alfonso Bonafede (M5s), avvocato e fedelissimo del capo politico M5s.
Poche le donne: Giulia Bongiorno, avvocato che vanta nel curriculum anche la difesa di Giulio Andreotti, ora senatrice della Lega, guiderà la Pubblica Amministrazione, Giulia Grillo, medico legale prima di diventare parlamentare M5S, andrà al ministero della Salute. Erika Stefani, avvocato e una carriera politica molto lunga nelle fila della Lega, andrà agli Affari Regionali e Barbara Lezzi, originaria di Lecce e grillina della prima ora, assumerà il dicastero del Sud.
Il leghista Lorenzo Fontana assume la guida del nuovo ministero ai Disabili e Famiglia, fortemente voluto da Salvini. Riccardo Fraccaro, fedelissimo di Di Maio, occuperà la casella dei Rapporti con il Parlamento, mentre Gian Marco Centinaio (Lega) guiderà il nuovo super-ministero che unisce Agricoltura e Turismo. Il dicastero dei Trasporti e Infrastrutture va a Danilo Toninelli, già capogruppo M5s al Senato. Marco Bussetti, professore di educazione fisica in quota Lega, diventerà ministro dell’Istruzione mentre Alberto Bonisoli, esperto nel settore dell’alta formazione e del design, sviluppatore di progetti internazionali in quota M5S, va ai Beni Culturali.
“Lavoreremo intensamente per realizzare gli obbiettivi politici anticipati nel contratto, lavoreremo con determinazione per migliorare la qualità di vita di tutti gli italiani”, ha concluso Conte dopo aver letto la lista dei suoi ministri.