Giustiza, Palma: "Basta scontri politica-pm, riforme condivise"

ROMA – Più garanzie per i parlamentari sotto inchiesta, la questione dell'abuso delle intercettazioni e quella del passaggio dalla politica alla magistratura, la depenalizzazione dei reati minori per svuotare le carceri. Il nuovo Guardasigilli Nitto Francesco Palma – intervistato da Corriere della Sera, Stampa e Mattino – affronta i nodi della Giustizia.

Dopo il giuramento, ''la prima cosa che farò sarà dimettermi dalla magistratura. E non rientrerò più'', afferma Palma, secondo cui ''il problema del magistrato in politica va risolto con una legge che stabilisca i percorsi d'ingresso in rapporto ai collegi elettorali dove il candidato ha esercitato la sua attività di magistrato, sia per quanto riguarda il rientro in magistratura dopo l'esperienza politica''.

''Credo che a tutti stia a cuore – rileva il neoguardasigilli – la terzietà del giudice e francamente come essere giudicati terzi se poi in politica si fanno scelte di parte?''.

Per il nuovo ministro, ''il contrasto tra magistratura e politica deve finire''. Per questo ''mi impegno ad avere un dialogo chiaro con l'opposizione politica e principalmente con la magistratura e l'avvocatura''. L'obiettivo, sottolinea, e' ''varare le riforme che rispondano al principio costituzionale del giusto processo, che puntino a velocizzare i processi nel rispetto dei diritti su tutte le parti''.

Per i parlamentari sotto inchiesta, Palma pensa a maggiori garanzie. ''Un giudice chiede l'arresto di un parlamentare e il Parlamento dice no, ma l'indagine e il processo vanno avanti lo stesso'', osserva. ''Non sarebbe meglio immaginare di spostare la competenza territoriale e far proseguire il processo davanti a un altro giudice?''.

In merito al processo lungo, ''in Senato sentiro' le ragioni dell'opposizione'', assicura Palma. ''Sono disposto a ragionare su tutto, sono disposto anche a cambiare idea se mi dimostrano che le norme, sul piano tecnico, sono contrarie alla Costituzione, sono causa di inefficienza e del mancato raggiungimento di un verdetto giusto''.

Quanto alle intercettazioni, ''lo strumento è indispensabile ma bisogna eliminare le anomalie. Intercettare è un sistema rapido ma deve essere usato eccezionalmente''.

Altra questione sul tavolo è il sovraffollamento delle carceri. ''Metterò a punto un programma di depenalizzazione dei reati minori per svuotarle'', promette Palma. ''L'inefficienza dell' elefantiaca macchina della giustizia dipende dall' eccessiva criminalizzazione, cioè dal fatto che le leggi prevedono la sanzione penale per violazioni che negli altri paesi sono punite con sanzioni amministrative o civili''.

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