Giustizia, Bersani: "La riforma si può e si deve fare"

Pubblicato il 27 Gennaio 2012 - 09:07 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – ''C'è una situazione nuova. La riforma della giustizia si può e si deve fare. E' inaccettabile che in vent'anni l'arretrato della giustizia civile si sia triplicato, che quello della giustizia penale si sia raddoppiato e non si sia messa mano alla giustizia considerandola per quello che è, un servizio a favore dei cittadini''. Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, secondo cui le priorità, oltre alla durata dei processi, sono ''la questione anti-corruzione'' e le intercettazioni, ''facendo una cosa civile, che non strozzi l'informazione e metta a monte la liceita' di quel che può circolare ed essere pubblicato salvaguardando il diritto alla privacy''.

Intervistato dal Messaggero, Bersani commenta l'invito rivolto da Di Pietro e Vendola al Pd per riaprire il cantiere. ''Non voglio vincere sulle macerie, nè a tutti i costi. Voglio fare un centrosinistra di governo contraddistinto dalla chiarezza sulle dieci riforme da fare e aperto al confronto con le forze moderate e civiche'', dice.

''Il cantiere? Facciamo un esempio. Nessun centrosinistra può presentarsi all'elettorato senza sottoscrivere preventivamente un vincolo di maggioranza, anche con gruppi parlamentari diversi, ma che tuttavia sulle decisioni cruciali voti a maggioranza dei gruppi medesimi''.

In merito alle proteste di questi giorni, ''non tutto quello che succede è spontaneo'', avverte Bersani. ''Dove lo è davvero, via libera agli incontri; dove non lo è, lo si contrasta. Ci vuole capacità di dialogo ma anche fermezza'', sottolinea. ''Non puoi bloccare il paese e non mi puoi neanche tagliare le gomme''.

Nell'intervista Bersani interviene anche sulle Olimpiadi del 2020. ''Se siamo in grado di vincere la candidatura della sobrietà e della trasparenza delle procedure, facciamole'', afferma.