ROMA – Il Pdl ha depositato in Commissione Affari Costituzionali al Senato un emendamento al ddl che istituisce il comitato per le riforme costituzionali. Oggetto dell’emendamento: riformare la magistratura, chiedendo di includere anche il capitolo giustizia tra gli interventi che il comitato deve elaborare.
Che Silvio Berlusconi sarebbe tornato a picchiare duro sul tasto giustizia era cosa quasi certa dopo la sentenza del processo Ruby. Che però accadesse in maniera così repentina no: il blitz del Pdl rischia di far saltare l’accordo preventivo di maggioranza che aveva stretto patti chiari e amicizia lunga fin quando il tema giustizia fosse restato fuori dal pacchetto.
L’emendamento, secondo quanto riportato dall’agenzia Dire, è il 2.12, a prima firma del capogruppo al Senato del Pdl in prima commissione Donato Bruno, e propone che anche il titolo quarto della Costituzione, quello sulla disciplina costituzionale della magistratura, rientri tra le materie di competenze del comitato.
I firmatari sono: Bruno, Alberti Casellati, Bernini, Bonaiuti, Fazzone, D’AlÌ, Repetti, Zanettin, Paolo Romani, Giuseppe Esposito. Nel testo si chiede che “al comma 1” dell’articolo 2 del ddl, si sostituiscano “le parole: “degli articoli di cui ai titoli i, ii, iii e v della parte seconda della costituzione” con le seguenti: “Degli articoli di cui alla parte seconda della costituzione”.
La dicitura più generica ha appunto l’effetto di includere anche il titolo quarto della Costituzione tra le materie da riformare.
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