Governo, Berlusconi: “Gli italiani sono in buone mani, niente paura per il futuro”

”Gli italiani sono in buone mani, possono guardare con sicurezza, ottimismo, senza patemi d’animo al futuro”. Così Silvio Berlusconi, intervenendo telefonicamente all’assemblea regionale dell’Alleanza di Centro a Padova, ha voluto rassicurare sul futuro del Paese e del suo governo. Il premier si è detto ”sereno, fiducioso ed ottimista”.

Il messaggio essenziale, ha spiegato, ”è lavorare, impegnarsi, aver fiducia, essere ottimisti”. Per Berlusconi è importante far sapere ”che c’è un governo fatto da un’ottima squadra, ci sono tanti giovani lavoratori instancabili”.

La crisi. La crisi c’è stata, c’è e farà ancora in questo 2011 sentire i suoi effetti, ma ho l’orgoglio di affermare che il nostro governo ha fatto il meglio possibile nella peggiore contingenza possibile”. Così Berlusconi sull’interpretazione dei tempi della crisi . Perciò, ha detto il premier, ”continuo ad essere sereno, fiducioso e ottimista”. ”Il mio è un ragionamento basato su dati reali e non su opinioni – ha proseguito – i conti di cassa dello Stato, per fare un solo esempio, hanno chiuso meglio del previsto: il fabbisogno annuo del settore statale si è attestato a 77,5 miliardi di euro, inferiore di quasi 20 miliardi rispetto al 2009”.

Il governo è riuscito ”ad abbattere il fabbisogno di cassa di oltre un punto di Pil, vale a dire che in piena recessione il governo ha compiuto l’impresa di migliorare i saldi correnti: solo la Germania in Europa ha fatto la stessa cosa”. Per il premier, ”un risultato molto positivo che influenzerà positivamente il rapporto tra deficit e Pil che oggi è attorno al 5%, mentre anche qui la media europea è del 6,3%”. Berlusconi ha quindi sottolineto che la strada è quella del rigore e della responsabilità ”nella consapevolezza che altrimenti non è possibile creare le condizioni per una nuova stagione di sviluppo, per rafforzare cioè la crescita dell’economia a cui stiamo intensamente provvedendo”.

La sinistra. Per quanto riguarda la sinistra italiana, secondo Berlusconi versa ”in uno stato di assoluta confusione e assoluta debolezza”. ”Non credo – ha aggiunto, parlando al telefono con l’assemblea regionale dell’Adc di Pionati a Padova – ci debba essere timore nei confronti di qualunque cosa venga da questa sinistra”.

Le riforme. ”Abbiamo fatto 35 riforme nei nostri precedenti cinque anni di governo e 12 in questi quasi due anni e mezzo”: così Berlusconi risponde alle critiche dell’opposizione in materia di riforme. E precisa: ”Riforme importanti come quella del processo civile, dell’università, come il ritorno dell’energia nucleare, il piano casa, il piano per il Sud, come il federalismo fiscale”.

Il premier ha sottolineato che si tratta di ”riforme importanti e difficili, che non sono però un obbligo di governo, perché un governo deve prima di tutto governare, cioè amministrare, mantenere apposto i conti pubblici, pagare con regolarità gli stipendi ai dipendenti pubblici e dare le pensioni ai 18 milioni di pensionati, garantire la sicurezza dei cittadini, difendere il territorio dalle intromissioni di clandestini, difendere gli interessi dell’Italia in Europa e nel mondo”. ”Tutto questo noi lo abbiamo fatto in una maniera esemplare e in più abbiamo fatto tutte queste riforme – ha aggiunto il premier – sono orgoglioso della squadra di governo e della maggioranza che abbiamo, dei risultati della nostra azione di governo”.

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