Governo, Camusso: Serve svolta su sviluppo e lavoro

ROMA – ''Il caso Fincantieri e' solo l'ultimo, gravissimo episodio che conferma l'arroganza e la violenza della 'cultura' di questi tempi, di una ideologia che scarica sui lavoratori, sulle famiglie, sugli ultimi, gli errori, le mancate scelte dell'azienda, il disinteresse del governo''. Susanna Camusso, segretario generale della Cgil, esordisce cosi' in un'intervista all'Unita' in cui auspica un ''profondo cambiamento'' politico. ''Fincantieri ha fatto una scelta insopportabile'', sottolinea, e che ''fa rabbia'' perche' ''dal 2009 esiste un teorico tavolo di confronto al ministero dello Sviluppo. Abbiamo sollecitato piu' volte di tornare a discutere i problemi'' ma ''non e' successo niente''. Il governo e' ''irresponsabile – prosegue Camusso -. Non ha nemmeno presente quali sono i problemi dell'apparato produttivo italiano'', e' ''assente e non fa nulla, pensa ancora che la nostra economia possa uscire dalle difficolta' solo con l'aumento dei consumi e senza pensare all'industria, al lavoro''. Nella crisi per il leader Cgil l'Italia sta ''piu' indietro di tutti'', si impoverisce, mentre ''il governo ha fatto 10-12 manovre di aggiustamento, tutte ispirate da una sola idea: i tagli alla cittadinanza''. Se mancano i soldi, dice, allora occorre ''scegliere cosa fare'': ''investiamo, cerchiamo di riavviare la crescita, piantiamola di tagliare fondi e servizi, evitiamo di allargare le diseguaglianze''. ''Il cambiamento politico e' un obiettivo da conquistare – conclude -, forse non e' ancora a portata di mano, ma si avvicina. Nei prossimi giorni Tremonti annuncera' una manovra correttiva di 40-46 miliardi di euro: si puo'davvero pensare che il Paese non reagira' di fronte a nuove ingiustizie, ad altre stangate senza crescita, senza una equa riforma fiscale? Il vento forse sta cambiando''. ''Timidi segnali'' anche per una possibilita' di ripresa di un lavoro unitario con Cisl e Uil, ma ci sono anche ''enormi difficolta', grandi differenze sull'analisi della crisi e sulle responsabilita' di questo governo''. .

Gestione cookie