Govorno, Casini: “Il Pdl dia un nome per il governo d’armistizio”

Pubblicato il 5 Dicembre 2010 - 09:15 OLTRE 6 MESI FA

”Nessuno pensa ad un ribaltone”, ma il Pdl dovrebbe abbandonare le ”parole desolanti” di Verdini e ”cominciare a pensare a un altro nome per Palazzo Chigi”. Lo dice il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini in un’intervista a Repubblica in cui sottolinea che andare al voto sarebbe una ”pazzia”.

Berlusconi, aggiunge, ”deve capire che è un momento drammatico” in cui ”servono scelte. Non i tagli lineari che deprimono la ricerca e non intaccano gli enti inutili. Servono le liberalizzazioni. Per tutto questo c’è bisogno di un grande armistizio. Sono scelte durissime che vanno prese tutti insieme”.

Se il Pdl ”capisse i problemi che abbiamo – prosegue – coinvolgerebbe anche ampi settori dell’opposizione. Non insista sulla litania del voto violato”.’Se Berlusconi sarà bocciato alla Camera, si porrà un scelta al Pdl: date un altro nome o in caso contrario lo troverebbe il Quirinale”, dice Casini, che rispondendo a domande sui possibili premier, oltre al nome di Letta afferma che Tremonti e Alfano ‘vanno bene nella logica di un Pdl che si rende conto delle situazioni’ e che Draghi o Monti ‘rientrano nella logica diversa di tecnici che svolgono un ruolo di supplenza’.

Se il ”governo d’armistizio” non si formasse, conclude, l’Udc andrebbe al voto ”con un’area moderata” alla quale Casini spera ”possano partecipare tanti del Pdl”: ”Non saremo un polo subalterno. E avremo più forza per richiamare alla responsabilità gli altri due poli”.

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