Governo, Galan: "Necessario un grande chiarimento con la Lega"

ROMA, 23 LUG – ''Con la Lega c'e' bisogno di un grande chiarimento, ad ogni livello. Enrico Mattei diceva che lui usava la politica come un taxi. E' una frase che a me non piace, ma mi piace ancora meno che il Pdl faccia il taxi della Lega. Finora e' andata cosi', ora basta''. A dirlo il ministro dei Beni culturali Giancarlo Galan, che in un'intervista al Gazzettino annuncia il suo no alla riforma costituzionale proposta dai ministri Roberto Calderoli e Umberto Bossi se non sara' prevista anche l'abolizione delle province.

Il ddl Calderoli e' ''un progetto importante, ma in cui io vorrei vedere anche un'altra norma: l'abolizione delle province. E non quelle con meno di 300 o 500 mila abitanti, tutte le province'', afferma Galan. ''E' una battaglia del Pdl, non dobbiamo rinunciarci. Se non e' prevista l'abolizione delle Province io non votero' la riforma''.

Per l'ex governatore del Veneto ''la Lega in grande crisi. In questi giorni e' esploso lo scontro tra le due anime del Carroccio, due aree che si confrontano duramente a Roma e in ogni altra realta'. Ma la Lega è un partito monolitico, non credo potra' sopportarlo'', dichiara. ''Il movimento di Bossi, del resto, sta gia' pagando le sue contraddizioni. Ha raccolto voti dicendo no a tutto: agli immigrati, ai termovalorizzatori, al Passante in Veneto, ma per governare bisogna scegliere, assumersi responsabilita'''.

Galan torna a denunciare lo strapotere della Lega e di Tremonti e non risparmia critiche ne' alla manovra economica – ''e' senza fantasia, per una finanziaria cosi' bastava un Rumour'' – ne' all'operato di Calderoli. ''Il ministro per la Semplificazione non ha semplificato, forse perche' era troppo impegnato a trasferire al Nord i ministeri'', dice Galan, che propone ''i primi cinque punti di un manifesto liberale per liberare l'Italia'' dalla burocrazia.

La proposta e' quella di abolire ''la certificazione per chi va in albergo'', il ''certificato anti-mafia'', che ''non mette in difficolta' i mafiosi', e ''il documento unico di regolarita' contributiva'' chiesto a chi lavora nella pubblica amministrazione.

Per Galan, inoltre e' ''follia'' che ''un accertamento di Equitalia impedisca a una societa' di lavorare con la pubblica amministrazione''.

Infine, conclude il ministro, bisogna ''vietare di aggiungere normative locali dove c'e' una normativa europea'', in modo da evitare ''stratificazioni e complicazioni''.

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