E’ il Governo dei professori. Niente politici per Monti

Il nuovo Presidente del Consiglio Mario Monti

ROMA – Dopo più di due ore a colloquio con Napolitano, il professor Monti ha sciolto la riserva e accettato l’incarico di Presidente del Consiglio conferitogli dal Capo dello Stato. Lo annunciato alle 13,25  Donato Marra, segretario generale della Presidenza della Repubblica. Il Governo numero 63 della Repubblica italiana è un esecutivo in cui spicca l’assenza di politici.  Il Governo Monti è pronto a giurare davanti al Presidente della Repubblica alle 17 di oggi pomeriggio. Non ci sono Giuliano Amato né Gianni Letta: al loro posto una figura unica, l’attuale presidente dell’Antitrust Antonio Catricalà. Monti ha voluto spiegare subito che l’assenza dei politici agevolerà la strada del governo.

Allo Sviluppo Economico va  Corrado Passera, attuale amministratore delegato di BancaIntesa, cui è assegnata anche la delega al dicastero del trasporto e infrastrutture. Su questo Monti ha voluto spendere due parole in più, a difesa del ministro scelto e per sottolineare l’importanza di dare impulso alla questione della crescita. Interno, Giustizia, Pari Opportunità vanno a figure femminili. Il premier ha ringraziato le parti sociali, il presidente del Consiglio uscente Berlusconi. Il ringraziamento più sentito lo ha rivolto a Giorgio Napolitano, per l’onore dell’incarico e per il sostegno. Interrogato sulla possibilità di una patrimoniale Monti ha glissato elegantemente (“Se vuole lei può chiederlo”). Monti ha voluto ribadire la sicurezza del governo nell’affrontare la tempesta finanziaria.

Superati di slancio, per ora, i veti incrociati (nomi, durata, agenda, patrimoniale, pensioni…) dei grandi partiti, il Governo Monti è pronto a giurare .Una squadra composta da 12 ministri dal profilo eminentemente tecnico che conta su un’amplissimo sostegno numerico in Parlamento (568 sì alla Camera e 298 al Senato in base alle dichiarazioni dei partiti). Bisognava far presto e Monti si è adeguato all’invito/precetto di Napolitano: sciogli subito la riserva e non farti ingabbiare in un negoziato infinito. I mercati non aspettano e, nonostante le strumentalizzazioni di parte sull’andamento dello spread, vogliono sapere chi guiderà l’Italia, quando inizierà le riforme, dove troverà le risorse. Sul piano interno Monti dovrà superare ostacoli e trappole di ogni tipo, la delega dei partiti non sarà completamente in bianco. D’altra parte, presso i cittadini, sembra godere di una credibilità assoluta: i sondaggi Ipsos gli conferiscono un consenso sulla persona quasi assoluto. Il 93% è disposto ad accordargli fiducia pur sapendo che chiederà altri pesanti sacrifici.

 

 

 

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