Governo, niente accordo con la Svizzera. E l'Idv protesta

ROMA, 7 DIC – Il governo italiano non intende, per il momento,raggiungere con la Svizzera un accordo in materia di lotta fiscale simile a quelli siglati da Germania e Gran Bretagna con la Confederazione Elvetica.

Lo ha detto in sintesi il ministro per i rapporti con il Parlamento,Piero Giarda, rispondendo durante il question time a un'interrogazione dell'Idv. Il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi ha immediatamente reagito accusando il governo di ''non voler cercare di recuperare i circa 100 miliardi di euro illecitamente trasferiti dagli italiani in Svizzera e di proteggere gli evasori e gli esportatori illegali di moneta all'estero e magari anche le banche le banche che li aiutano a farlo''. Secondo Donadi, un accordo simile a quello fatto dalla Germania porterebbe alle casse dello Stato dai 12 ai 14 miliardi applicando le aliquota italiane (12,5%) ma ''se si applicano le aliquota tedesche si sale a 30 miliardi. Il valore dall'attuale manovra''.

Giarda, che rispondeva per conto del ministero dell'economia e delle Finanze leggendo un documento scritto preparato in precedenza, ha sottolineato come gli accordi bilaterali fatti da Germania e Gran Bretagna con la Svizzera, poiche' prevedono l'anonimato e il segreto bancario, espongono questi paesi a un rischio di infrazione. Sono infatti contrari sia ''agli standard richiesti dall'Ocse in tema di trasparenza fiscale e di scambio di informazione'' sia perche' suscettibili di ''sovrapporsi ad aspetti gia' disciplinati sia dalla direttiva Ue sulla tassazione del risparmio sia all'accordo fra la Ue e la Svizzera sempre in materia di tassazione'' dei capitali. Donadi, di contro, ha osservato che ''con lo scudo fiscale l'Italia ha garantito l'anonimato a chi ha goduto della sanatoria nonostante questo nessuna procedura di infrazione da parte dell'Ue e' stata intrapresa''.

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