“Governo senza Berlusconi”: la ricetta di Casini, ma il Pdl respinge l’offerta

Pubblicato il 24 Gennaio 2011 - 09:35 OLTRE 6 MESI FA

Pierferdinando Casini

Un governo Pdl ma senza Berlusconi: la ricetta di Pierferdinando Casini è questa. Fare entrare il Terzo Polo, ma senza rinunciare a un dietrofront di Silvio Berlusconi, spiega il leader Udc in un’intervista alla Stampa.

Dentro al Pdl ”ci sono personalità autorevoli che potrebbero guidare un governo ”senza”, ma non ”contro”, Berlusconi, che potrebbe conservare il ruolo di leader del centrodestra e dedicarsi a chiarire la sua posizione personale. Al di làdi quel che dicono tutti i giorni in tv, credo che nel Pdl siano in tanti a pensarla così. Sarebbe una via d’uscita ragionevole. Altrimenti non restano che le elezioni”.

”Se nasce un altro governo, i responsabili non sarebbero solo quelli che si sono costituiti in gruppo. Ci saremmo anche noi”. Casini precisa che ”non è il caso Ruby che cambia qualcosa, ma la reazione di Berlusconi che addirittura evoca il tentativo di un colpo di Stato”. Per questo chiede che il Cavaliere si spieghi ”come fece Clinton con Lewinsky”.

”Quando le cose si chiariscono – spiega – i giudizi diventano piu’ razionali”. D’altronde, osserva Casini, ”Berlusconi non può credere di convincere l’opinione pubblica che Ruby sia una santa e che i magistrati che indagano su un caso di prostituzione minorile che lo coinvolge meritino addirittura una ”punizione”. Ma per chi ci ha preso?”. In caso di urne, Casini assicura che quelli del Terzo Polo sono ”prontissimi” mentre su eventuali accordi elettorali con il Pd afferma: ”Se si va al voto, ci saranno stavolta tre aree e tre scelte possibili per gli elettori: destra, centro e sinistra. Eventuali intese si vedranno al momento opportuno. Ieri Veltroni ha parlato con grande equilibrio e serietà e ha bocciato ancora una volta l’idea di una sinistra che sceglie di imbarcare tutto e il contrario di tutto. Bersani sa come la penso. Un dialogo proficuo richiede scelte chiare dal Pd”.

NO DEL PDL I fedelissimi di Silvio Berlusconi di una cosa sono certi: non si può rinunciare a lui. Così infatti da Maurizio Gasparri a Gianfranco Rotondi, passando per La Russa e Bondi gli uomini del Pdl hanno risposto all’intervista del leader Udc.

“Sì al confronto, ma non si può prescindere dalla guida di Silvio Berlusconi”, ha detto Gasparri. ”Casini progetta governi senza Berlusconi, ma in carica ce n’è uno con la maggioranza in Parlamento e ancor più vasta nei sondaggi. Se si diverte, sogni un governo senza Berlusconi”, ha sottolineato il ministro dell’Attuazione del Programma Gianfranco Rotondi. Bondi ha aggiunto: ”Quando l’on. Casini propone un governo con il Pdl ma senza Berlusconi rivela nella migliore delle ipotesi di non aver ancora ben compreso ciò che Berlusconi rappresenta nella vita politica italiana, cio’ che pensano gli elettori moderati italiani e infine ciò che il Popolo della libertà è divenuto”. ”Casini è destinato a rimanere all’opposizione”: ha detto, oggi a Milano, a margine della visita a Luca Barisonzi, l’alpino rimasto ferito in Afghanistan, il ministro della Difesa Ignazio La Russa. ”Beh, sono successe queste cose, allora qualcuno può dire che quella di Casini sia una proposta seria e di responsabilita”’. ”Lo dice da mesi – ha aggiunto – è semplicemente un legittimo desiderio di chi è all’opposizione e di chi, se sono queste le idee, e’ destinato a restarci”.