Governo, Storace: “Fini mai più potrà definirsi leale”

”Parrà strano, ma c’è un valore che dovrebbe rappresentare la precondizione della politica e più vastamente del vivere civile. Si chiama lealtà”. Lo afferma Francesco Storace rivolgendosi a Fini.

”Sembra essere diventato qualcosa di scomodo: dire una cosa e pensare il suo contrario sembra essere la regola – aggiunge il segretario de La Destra – Nella politica e nella vita”.

”Quanto è leale sperare in mamma giustizia per liberarsi del capo della propria coalizione come un Di Pietro qualsiasi? – sottolinea Storace – Quanto è corretto pretendere nei confronti dei cittadini che ti e vi hanno votato il ribaltamento di posizioni politiche razionalmente di destra, a partire da quelle in materia di immigrazione. Quanto è accettabile che chi viene dalla tradizione cristiana decida d’un tratto di prendere a sganassoni la Chiesa cattolica su procreazione assistita, eutanasia e via discorrendo? E’ leale sostenere i diritti della famiglia e poi lasciare briglia sciolte a chi pensa al matrimonio tra persone dello stesso sesso? No, tutto questo non e’ un comportamento leale”.

”E non lo è neppure quello che ha fatto nell’estate di Montecarlo, in cui abbiamo appreso che un bene ceduto ad An veniva piazzato ad una e più società offshore e poi piazzata in famiglia – conclude – Non lo è nei confronti di una comunità che ci ha creduto. Recentemente, in un comizio, Umberto Bossi ha detto che che prima si rubava per il partito, ora si ruba al partito. Non voglio cadere nell’eccesso verbale del leader della Lega, ma credo che questo termine, lealtà, l’onorevole Fini non potrà più usarlo per il resto della sua vita”.

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